AGGIORNAMENTO DEL 24 APRILE 2017 – UCCISI I SOSPETTI ATTENTATORI DELLA GALLMANN
Sono state uccise dalle forze di sicurezza del Kenya due persone sospettate di essere tra coloro che hanno sparato allo stomaco alla scrittrice e ambientalista italiana Kuki Gallmann nel suo ranch. Lo ha reso noto oggi il ministro della sicurezza interna di Nairobi, Joseph Nkaissery, aggiungendo che è stata trovata un’arma che viene esaminata e che altre persone sospette sono state arrestate. La donna, intanto, ha subito un intervento chirurgico durato sette ore ed è attualmente stabile. Si trova ricoverata all’Aga Khan Hospital di Nairobi. Ad aggiornare sul suo stato di salute è la pagina Facebook della Gallmann Mukutan Conservancy, la fondazione nata per preservare in Kenya la cultura, la fauna e l’ambiente di Ol ari Nyiro, “il posto delle acque scure”, dove la scrittrice vive. Nella stessa pagina la figlia della scrittrice, Sveva, ringrazia, dopo l’uscita della madre dalla sala operatoria, quanti hanno pregato per lei. “Ma c’è ancora una lunga strada da percorrere – sottolinea – per farla tornare in pista”.
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POST ORIGINALE
“Sono assediata da africani che vogliono gli animali che sono sulla mia terra, vogliono catturarli per venderli, e sopravvivere”, aveva detto di recente in un’intervista Kuki Gallmann. La scrittrice italiana naturalizzata keniota è stata ferita a colpi di arma da fuoco nel suo ranch, a circa 300 chilometri da Nairobi, presumibilmente da un gruppo di pastori che hanno invaso la tenuta in cerca di pascoli per salvare i loro animali dalla siccità o forse da bracconieri. La Gallmann, attivista dei diritti degli animali in una terra difficile, stava pattugliando il ranch insieme al suo autista quando è stata raggiunta da un colpo allo stomaco. “Ce l’aspettavamo, prima o poi. Kuki aveva ricevuto tante minacce perché lei è sempre stata in prima linea contro i crimini di natura, ma era sola a gestire una grande area protetta”, ha detto Isabella Pratesi, direttore Conservazione Wwf Italia. L’autista l’ha portata all’aeroporto di Laikipia, dove è stata trasferita su un aereo e portata a Nairobi. Il vice presidente dell’associazione dei contadini di Laikipia, Richard Constant, ha detto che probabilmente a sparare sono stati i pastori della comunità di Pokot che già in passato erano entrati illegalmente nella tenuta della scrittrice. Ma la scrittrice è anche nel mirino dei bracconieri che non sopportano la sua decennale battaglia per salvare gli elefanti. Per questo ha fondato la Gallmann Memorial Foundation, che si batte in giro nel mondo per fermare il commercio dell’avorio (nella foto sotto, Ansa, durante un rogo di zanne sequestrate). Kuki Gallman, ribattezzata da molti la “Karen Blixen italiana”, ha scritto, tra gli altri, il romanzo “Sognavo l’Africa” (1991), da cui è stato tratto l’omonimo film con Kim Basinger protagonista.