Scoperta la prima rana al mondo fluorescente per natura: vive nel bacino dell’Amazzonia e ha una pelle giallastra puntinata di rosso che sotto la luce a ultravioletti della luna si trasforma colorandosi di verde e blu elettrico (nella foto). Questo fenomeno, rarissimo negli animali terrestri e mai osservato prima d’ora negli anfibi, in realtà potrebbe essere più diffuso di quanto si pensi, probabilmente sfruttato dagli animali per comunicare con i simili della stessa specie. A indicarlo è uno studio dell’Università di Buenos Aires pubblicato sulla rivista dell’Accademia americana delle scienze (Pnas). La fluorescenza consiste nell’assorbire la luce a lunghezze d’onda minori per riemetterla a lunghezze d’onda maggiori: finora questo fenomeno era stato osservato soprattutto in organismi marini come coralli, squali e una specie di tartaruga, mentre sulla terraferma era nota soltanto nei pappagalli e in alcuni scorpioni. Esaminando la piccola rana degli alberi Hypsiboas punctatus, diffusa in Sud America, i ricercatori argentini avevano ipotizzato che potesse dare fluorescenza nel rosso perché la sua pelle contiene un pigmento verde, chiamato biliverdina, che in certi insetti si combina a proteine che danno un rosso fluo. Al contrario delle attese, però, l’animale posto sotto le lampade a raggi Uva ha assunto una colorazione verde fluo con puntini blu elettrico. La fluorescenza verde, in particolare, sarebbe dovuta alla formazione di una molecola finora sconosciuta, chiamata iloina-L1: contenuta nella pelle, nei tessuti linfatici e nelle secrezioni ghiandolari, aumenterebbe la visibilità della rana del 20-30% sotto i raggi della luna. Il prossimo obiettivo dei ricercatori è quello di esaminare le altre 250 specie di rane degli alberi dotate di una simile pelle traslucente per verificare se ce ne siano altre fluorescenti. (Ansa)
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