Quando le caprette brucano l’erba del vicino e si nutrono di ben nove piante di rose può anche capitare che quella “merenda” si trasformi in un caso giudiziario. E’ accaduto a Monterone, il paese più piccolo d’Italia, in provincia di Lecco: una dei 32 abitanti, una signora, è stata rinviata a giudizio con l’accusa di “abbandono di animali in gregge o in mandria nel fondo altrui”, art. 636 del codice penale, e dovrà comparire davanti al giudice di pace lecchese il prossimo 21 aprile. A dare il via alla vicenda è stato un villeggiante milanese che a metà di agosto di tre anni fa si è precipitato, accompagnato dalla moglie quale testimone, dai carabinieri di Lecco per denunciare la vicina rea di aver lasciato il suo piccolo gregge di caprette scorrazzare nei campi. Ma le caprette, sfuggite al controllo della signora, malauguratamente hanno varcato il confine e sono finite nella proprietà sbagliata, mangiando nove piante di rose, si legge nell’esposto, per un valore di circa 120 euro. “Se non fossi intervenuto – ha riferito ai militari l’uomo – il danno sarebbe stato maggiore in quanto sono presenti nel mio terreno ulteriori piante”. Al villeggiante non è bastato che la signora, informata tempestivamente di quanto accaduto, facesse “mea culpa” dando ragione al vicino, perchè lui, nonostante avesse messo a verbale di essere “coperto da assicurazione contro tali eventi”, ha voluto andare per le vie giudiziarie. Con il risultato che la padrona delle capre si è ritrovata indagata dal pm Paolo Del Grosso e tra un paio di mesi si ritroverà davanti a un giudice rischiando di essere anche condannata, con buona pace di una conciliazione tra privati con tanto di risarcimento per i danni.
Indica un intervallo di date:
Segui anche su
Commenti Recenti
I Nostri Blog
Le regole della Community
Il Sole 24 ORE incoraggia i lettori al dibattito ed al libero scambio di opinioni sugli argomenti oggetto di discussione nei nostri articoli. I commenti non devono necessariamente rispettare la visione editoriale de Il Sole 24 ORE ma la redazione si riserva il diritto di non pubblicare interventi che per stile, linguaggio e toni possano essere considerati non idonei allo spirito della discussione, contrari al buon gusto ed in grado di offendere la sensibilità degli altri utenti. Non verranno peraltro pubblicati contributi in qualsiasi modo diffamatori, razzisti, ingiuriosi, osceni, lesivi della privacy di terzi e delle norme del diritto d'autore, messaggi commerciali o promozionali, propaganda politica.
Finalità del trattamento dei dati personali
I dati conferiti per postare un commento sono limitati al nome e all'indirizzo e-mail. I dati sono obbligatori al fine di autorizzare la pubblicazione del commento e non saranno pubblicati insieme al commento salvo esplicita indicazione da parte dell'utente. Il Sole 24 ORE si riserva di rilevare e conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP del computer da cui vengono pubblicati i commenti al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. Ogni ulteriore diffusione dei dati anagrafici dell’utente e di quelli rilevabili dai commenti postati deve intendersi direttamente attribuita alla iniziativa dell'utente medesimo, nessuna altra ipotesi di trasmissione o diffusione degli stessi è, dunque, prevista.
Tutti i diritti di utilizzazione economica previsti dalla legge n. 633/1941 sui testi da Lei concepiti ed elaborati ed a noi inviati per la pubblicazione, vengono da Lei ceduti in via esclusiva e definitiva alla nostra società, che avrà pertanto ogni più ampio diritto di utilizzare detti testi, ivi compreso - a titolo esemplificativo - il diritto di riprodurre, pubblicare, diffondere a mezzo stampa e/o con ogni altro tipo di supporto o mezzo e comunque in ogni forma o modo, anche se attualmente non esistenti, sui propri mezzi, nonché di cedere a terzi tali diritti, senza corrispettivo in Suo favore.