Come gli Highlander, hanno attraversato secoli di storia. Sono nati nel ‘600, mentre in Europa infuriava la Guerra dei 30 anni e in Francia regnava il Re Sole, cioè Luigi XIV. Sono gli squali della Groenlandia: possono vivere fino a 400 anni, sono i vertebrati più longevi del mondo e crescono con un ritmo lentissimo, tanto da raggiungere la maturità sessuale a 150 anni. Di certo non è un animale che vive a ritmi forsennati se il suo nome scientifico è “Somniosus microcephalus” (sonnacchioso con la testa piccola). Descritti su Science, li ha studiati un gruppo di ricerca guidato da Julius Nielsen, che lavora all’università di Copenaghen, all’Istituto di risorse naturali della Groenlandia, all’acquario Nazionale della Danimarca, e all’università norvegese Artico. Gli squali della Groenlandia sono ampiamente diffusi in tutto il Nord Atlantico e gli adulti possono raggiungere fino a 5 metri di lunghezza. Si sa poco sulla biologia di questi animali ma il loro tasso di crescita molto lento suggerisce che sia questo il segreto della loro longevità. L'”eqalussuaq”, come lo chiamano gli Inuit, si nutre di pesce ma sembra siano stati ritrovati nello stomaco di alcuni esemplari anche resti di orsi polari e renne. Un’altra caratteristica che contribuisce senz’altro ad allungargli la vita è che la sua carne è velenosa: contiene una tossina, l’ossido di trimetilammina, che produrrebbe, se ingerita, l’effetto di una colossale sbronza. Per determinare l’età media di questi pesci i ricercatori hanno usato la tecnica di datazione al radiocarbonio, analizzando il cristallino degli occhi di 28 femmine. Le più anziane del gruppo avevano 335 e 392 anni e raggiungevano una lunghezza pari a 4,93 metri e 5,02 metri. Le altre erano più giovani e avevano in media 272 anni. Mentre l’uomo può arrivare fino a 100-120 anni, gli altri animali più longevi scoperti finora sono le balene artiche che possono vivere fino a 200 anni, alcune tartarughe che possono superare i 170 anni e lo storione di lago (Acipenser fulvescens) che sopravvive fino a 150 anni. Esistono però degli invertebrati che li battono. Un tipo di vongola oceanica, Arctica islandica, detiene il primato di mollusco commestibile “meno fresco” mai scoperto: 507 anni.