Arriva a Milano “iAnimal”, un progetto di realtà virtuale che porta lo spettatore a immergersi a 360 gradi nel mondo degli allevamenti intensivi e dei macelli. “Luoghi troppo spesso celati all’opinione pubblica – recita il comunicato di presentazione – che non sa come gli animali che consumiamo soffrano dal primo giorno di vita fino all’arrivo sulla nostra tavola”. Secondo Animal equality, l’organizzazione per i diritti degli animali che ha proposto l’iniziativa al Comune di Milano, “iAnimal è la prima manifestazione di una nuova strategia di comunicazione animalista”. La campagna, che sarà presentata ufficialmente il 3 maggio, ha il supporto di Giulia Innocenzi, giornalista impegnata da anni nella lotta contro i maltrattamenti animali negli allevamenti intensivi, che ha prestato il proprio volto e la propria testimonianza diretta a supporto dell’iniziativa. Ma come funziona? Grazie all’utilizzo di visori per la realtà aumentata, la campagna “permette di raggiungere persone in tutto il mondo attraverso la visione delle investigazioni svolte negli ultimi 18 mesi dentro gli allevamenti e i macelli in Italia, Spagna, Germania, Regno Unito e Messico”. Le esperienze di realtà immersiva hanno un maggior impatto sul pubblico rispetto ai video convenzionali. “Ben venga questa campagna di Animal Equality – ha dichiarato l’Assessora milanese Chiara Bisconti – che ha il pregio di affrontare un tema molto delicato con uno sguardo innovativo e istruttivo”. I filmati in preparazione, in cui al momento “sono impiegati un totale di 5 investigatori e 4 assistenti sotto copertura nei diversi Paesi oggetto di indagine, saranno finalizzati per mostrare la vera vita degli animali all’interno degli allevamenti, i viaggi verso i mattatoi fino ai loro ultimi istanti di vita, tutto dal loro scioccante punto di vista”, spiega la nota. Il progetto è stato presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival 2016 lo scorso gennaio, attraverso un documentario di 12 minuti intitolato “Factory Farm” che ha ottenuto un’ottima risposta di pubblico. Per il Garante degli animali di Milano, Valerio Pocar: “sarà forse un’esperienza sconvolgente, ma dobbiamo salutare con gratitudine ogni occasione di consapevolezza che ci viene offerta, perché abbiamo il diritto e più ancora il dovere di sapere. Di fronte a sessanta miliardi di morti animali pianificate ogni anno non abbiamo il diritto di dire, senza consapevolezza, che ‘in fondo, sono solo animali'”.
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