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BENEDIZIONE ANIMALI, MESTRE E VENEZIA, DOMENICA 17 GENNAIO 2016
Il 17 gennaio si festeggia S. Antonio abate, protettore degli animali. In Veneto (e non solo), questo santo (da non confondere con l’omonimo patrono di Padova), detto “del porsèo”, è spesso ritratto con a fianco un porcellino. La tradizione di benedire gli animali (in particolare i maiali) nasce nel Medioevo, in terra tedesca, quand’era consuetudine che ogni villaggio allevasse un maiale da destinare all’ospedale, dove prestavano servizio i monaci di sant’Antonio. Antonio, nato in Egitto nel 251, a vent’anni, rimasto orfano, regala tutto ai poveri e diventa eremita e poi Abate del primo monastero della storia, in Palestina. Poi, vegetariano, si ritira in un piccolo orto nel deserto della Tebaide, dove muore nel 356, a 105 anni. Da una decina d’anni a Mestre abbiamo ripristinato l’antichissima tradizione della benedizione degli animali domestici, che, oltre a cani, gatti e conigli, riguardava anche mucche, pecore, capre, galline e maiali. A Venezia, la benedizione era rimasta viva presso la chiesa di S. Rocco (ai Frari), grazie al mitico don Ermenegildo Fusaro (fondatore nel 1972 della “Lega di S.Francesco” a difesa degli animali) dal 1953 fino alla sua morte, nel 2002. La Benedizione si tiene domenica 17 gennaio. A MESTRE, alla chiesa di Borgo Forte (in fondo a via Vallon, Carpenedo) alle ore 15, col parroco don Corrado, e l’ex parroco don Rinaldo, con cui, come Tera e Aqua e Gaia club, abbiamo ripreso la tradizione. A VENEZIA nelle chiese della Bragora (Castello) al termine della messa delle 10 (verso le 10.30 possono entrare gli animali), S. Nicolò dei Mendicoli (Dorsoduro) alle 12 sul sagrato; San Salvador (San Marco), al termine della messa delle 11; San Zulian (San Marco) al termine della messa delle 9.30.
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FESTA DI SANT’ANTONIO ABATE, VARIE LOCALITÀ LOMBARDE, SABATO 16 E DOMENICA 17 GENNAIO 2016
La Lombardia si prepara alla notte di Sant’Antonio. Saranno oltre 30 i falò accesi nelle notti tra il 16 e il 19 gennaio per festeggiare il patrono degli agricoltori e Santo Protettore degli animali domestici. È quanto emerge da una prima rilevazione di Coldiretti Lombardia sugli eventi già in programma sul territorio. Nella tradizione popolare – spiega la Coldiretti regionale – l’appuntamento con i falò invernali simboleggia l’attesa del mondo agricolo per il risveglio della natura e per la stagione primaverile. Decine di cataste di legna verranno date alle fiamme nelle province di Milano, Varese e Monza Brianza, ma sono previste “notti di fuoco” anche nel Pavese, nel Mantovano e nella Bergamasca. In Brianza, nel Varesotto e nel Comasco, invece, l’ultimo giovedì di gennaio si festeggerà la Gubiana bruciando un fantoccio di paglia vestito di stracci (la Gubiana, o Giöbia). Oltre ai falò, un’altra usanza della Festa di Sant’Antonio è la benedizione degli animali, sia da lavoro che da compagnia. A Casorate Primo, in provincia di Pavia, gli animali saranno benedetti nel pomeriggio di domenica 17 gennaio, prima dell’accensione del rogo. Mentre il prossimo sabato 16 gennaio a Quistello in provincia di Mantova si svolgerà il convegno “Il culto di Sant’Antonio nella tradizione popolare” (al cinema-teatro Lux in via IV Novembre 6, ore 10) a cui parteciperanno il presidente di Coldiretti Mantova Paolo Carra e Sara Paraluppi della Confederazione Nazionale Coldiretti. Un altro appuntamento importante per Sant’Antonio è a Varese, dove la ricorrenza si festeggerà sabato 16 gennaio accendendo un grande rogo in piazza della Motta, un evento che ad ogni edizione richiama circa duemila persone. Nelle stesse ore la tradizionale festa contadina si celebrerà anche a Milano, al parco Lambro in via Casoria, mentre nel parco pubblico Boscoincittà di via Novara una grande catasta di legno sarà incendiata lunedì 18 gennaio. Diversi anche gli appuntamenti nei Comuni dell’hinterland milanese, da Cologno Monzese a Sedriano. L’usanza di accendere grandi fuochi nel giorno di Sant’Antonio – spiega Coldiretti Lombardia – viene dalla tradizione del Santo guaritore dell’omonima malattia cutanea caratterizzata da bruciore e arrossamento nota con il nome di “Fuoco di Sant’Antonio”, che in passato veniva curata con il grasso del maiale, animale spesso rappresentato accanto al Santo. In provincia di Cremona, la tradizione del falò è legata ai “giorni della merla”, i tre più freddi dell’anno che secondo la tradizione si collocano tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio. Anche in questo caso diverse aziende agricole (tra cui alcune fattorie didattiche, ma anche l’agri-nido di Cremona) rinnoveranno anche quest’anno l’usanza dei canti intorno al fuoco. In Lombardia – conclude la Coldiretti regionale – i fuochi all’aperto sono permessi se fanno parte di tradizioni popolari e religiose, solo dopo autorizzazione del Sindaco e sempre assicurando la sicurezza dei cittadini e dell’ambiente.
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“Artico”, l’ultimo lavoro di Vincent Munier, racconta per immagini animali e paesaggi di un mondo estremo ed essenziale. Le terre ghiacciate del Canada, i circoli polari, i ghiacciai del Tibet in trenta opere che Contrasto Galleria ospita in anteprima in Italia, a Milano, e che illustrano la raffinata visione del talentuoso fotografo francese. Vincent Munier nasce a Épinal, nella Lorena, trascorre l’infanzia nelle montuose terre dei Vosgi e fin da bambino si spinge alla scoperta dei luoghi naturali più suggestivi a lui vicini: in queste prime escursioni è centrale la figura del padre che lo accompagna ed è colui che gli insegna a rispettare la tranquillità della vita selvaggia nella natura.
Insieme al padre scopre non solo le vette e le foreste della sua terra, ma anche la fotografia e presto la riconoscerà come la modalità artistica a lui più affine per catturare queste visioni naturali, senza rischiare minimamente di intaccarle o danneggiarle. Da questo momento Vincent inizia a lavorare intensamente su paesaggi incantati e animali, appassionandosi agli scatti fotografici nelle situazioni invernali e quindi specializzandosi sempre più in questa direzione. Munier ha vinto il prestigioso riconoscimento di BBC Wildlife Photographer of the Year nella categoria “Eric Hosking Award”.
Partito dai luoghi e dalle vette a lui più familiari, nel progetto Artico Munier si spinge invece in escursioni sempre più estreme. I viaggi in cui le condizioni sono le più ardue, sono i momenti in cui Vincent trova la massima ispirazione. I suoi scatti ci conducono nei luoghi prediletti dove osservare la Natura nella sua forma più pura ed essenziale. Le condizioni di vita estreme e la difficoltà di rintracciare il soggetto anche più schivo non lo spaventano. È così che ha approcciato vaste distese di ghiacci per incontrare creature meravigliose come i lupi o gli orsi polari.
La mostra “Artico” di Vincent Munier è a Milano, alla Galleria Contrasto, via Ascanio Sforza 29. Si inaugura oggi alle 18,30 e prosegue fino al 27 febbraio 2016 e l’ingresso è gratuito.
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TIGRI ALLO ZOO, NAPOLI, DA SABATO 9 GENNAIO 2016
A partire dal prossimo sabato 9 gennaio le tigri dello zoo di Napoli lasciano le gabbie e il pavimento in cemento e vengono “liberate” in un’area che rievoca la loro terra d’origine. I tre esemplari di grandi felini asiatici, due femmine Valentina e Kira e un maschio Kashmir, tra i 15 e i 18 anni, potranno essere ammirati attraverso apposite vetrate. L’area messa a disposizione delle tigri e’ stata progettata per il loro benessere, sia negli spazi di piu’ di 3.500 metri quadrati, con ricoveri al coperto per ripararsi, che negli arredi, con vasche profonde 2,5 metri per immergersi nell’acqua e una vegetazione di diverse tipologie, piu’ o meno folta, per ricreare un’ambientazione simile al loro habitat naturale. Un grande traguardo per lo zoo di Napoli, per le tigri e i veterinari che, ad esempio, non dovranno piu’ tagliare loro le unghie che, sul cemento delle vecchie gabbie, non si consumavano naturalmente.
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MOSTRA ANIMALI IN I GUERRA, TRENTO, FINO AL 30 GENNAIO 2016