Tori senza corna, per evitare di doverle tagliare e ridurre così il rischio di lesioni involontarie. Ma anche salmoni che giungono a maturazione in metà del tempo (ne abbiamo parlato qui su 24zampe), vacche selezionate per produrre più latte e maialini modificati per essere immuni alla febbre suina. A segnalare la stagione degli animali geneticamente modificati è un articolo sul New York Times, che ripercorre gli annunci più recenti, a partire dai due vitelli da latte senza corna, nati la scorsa primavera in Iowa (nella foto pubblicata dal Nyt). Il loro arrivo apre una “nuova era di dominio dell’umanità sulla natura”. A differenza di una grande maggioranza dei loro fratelli da latte, ai vitelli non spunteranno mai le corna.
Quando erano ancora delle cellule in una piastra di Petri, sono stati protagonisti di un esperimento: gli scienziati di una start-up chiamata Recombinetics hanno sfruttato le tecniche di editing genetico per scambiare il `pezzo´ del Dna che dà le corna ai bovini da latte con quello degli esemplari da carne che non le hanno. Una variazione che sarà trasmessa alle generazioni successive. E in questi mesi si sono moltiplicati gli annunci. “Vediamo un’ondata di animali sottoposti a editing genetico perché è molto facile farlo – spiega al quotidiano Usa Bruce Whitelaw, docente di biotecnologie animali al Roslin Institute University of Edinburgh – Questo cambierà la domanda da ‘Se potessimo farlo lo vorremmo?’ a ‘L’anno prossimo lo avremo, vogliamo permetterlo?'”.
Anni, anzi secoli di attente selezioni da parte degli allevatori presto non saranno più necessari. E le possibilità sono praticamente infinite. Così i ricercatori cinesi hanno già prodotto capre cashmere con un pelo più lungo e soffice, mini-maialini privi del gene della crescita, ideali per diventare nuovi pet, e beagle dai super-muscoli studiati per essere velocissimi. Una corsa allo zoo Ogm che lascia perplessi alcuni scienziati, attivisti e bioeticisti, convinti che operare simili cambiamenti possa creare problemi seri. Agli animali, ma anche agli esseri umani. E mentre infuria il dibattito, gli annunci di nuovi Ogm si susseguono. (Kronos)