Birdwatching addio. Senza nulla togliere alla passione della contemplazione dei volatili in natura, c’è voglia di esperienze estreme e di incontri con creature animali bizzarre anche quando si programma un viaggio. Non è un caso se per il prossimo anno una delle bibbie di settore, i “Best in travel” di Lonely Planet, suggerisce più di qualche spunto per coniugare la passione per l’ambiente all’amore per i viaggi. Tra i consigli top ci sono le esperienze estreme, ad esempio nell’Outback australiano con i corsi di sopravvivenza organizzati dal veterano Bob Cooper (volto di numerosi documentari televisivi).
Per un’esperienza più alla portata delle famiglie, in Cina, al centro di ricerca di Chengdu dove dal 1987 si cerca di salvare e proteggere i panda giganti in via di estinzione, non solo gli esemplari possono essere osservati ma il centro offre l’opzione per “abbracciare” un panda. Chi ama le specie di animali che hanno fatto creare intorno a sé dei veri e propri immaginari leggendari, può orientarsi dalla Slovenia alle Filippine. Incontri ravvicinati con i “draghi” delle grotte slovene di Postumia, un vivaio in cui nuotano esemplari di protei, anfibi ciechi che sembrano piccoli draghi. Oppure nelle Filippine, dove nuotano i dugonghi, i cui avvistamenti nell’antichità fecero nascere il mito delle creature metà pesce e metà donna.
Per percorrere meno chilometri i bimbi (e i grandi) che amano Harry Potter possono visitare il Regno Unito e cimentarsi nella falconeria in diversi centri che promuovono iniziative con i rapaci, mentre chi ama le scimmie può iscriversi a un programma di volontariato in Sudafrica per partecipare alla preparazione di cibo, alla pulizia e manutenzione dei recinti, all’osservazione del comportamento dei primati. La Groenlandia, infine, è il luogo migliore per avvistare gli “unicorni marini”. Si tratta in realtà dei narvali, una specie di cetaceo che ha un dente di forma avvitata al centro del muso lungo circa due metri e mezzo.