MODENA: BLITZ M5S AL CIRCO NELLY ORFEI, CHIESTO SEQUESTRO
Il Movimento 5 Stelle ha fatto un blitz nel Circo ‘Nelly Orfei’ a Cittanova di Modena presentando poi una denuncia per le condizioni in cui sono tenuti gli animali utilizzati. Una nota precisa che erano presenti ai controlli anche i carabinieri, rappresentanti Cites della Forestale, l’associazione animalista Eital e un veterinario, che ha redatto una relazione. In seguito all’ispezione, il deputato del M5S Paolo Bernini ha denunciato la struttura al comando locale dei carabinieri chiedendone il sequestro per maltrattamento di animali. “All’interno del circo – dichiara Bernini – abbiamo appurato che la struttura non era a norma secondo quanto previsto dalla normativa Cites. Gli animali erano tenuti in spazi troppo stretti e alcuni, come ad esempio l’ippopotamo, senz’acqua, pur trattandosi di un animale acquatico, e a temperature non adeguate a garantire il loro benessere. Tra gli esemplari presenti, tre leoni, cinque lama, sette zebre, un elefante, tre dromedari e uno struzzo”. (Ansa)
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REGGIO EMILIA: SI PROPONE COME DOGSITTER MA USA IL CANE PER L’ELEMOSINA, DENUNCIATO
Si era proposto come dogsitter a una 62enne di Parma, ma poi ha usato la cagnolina per chiedere l’elemosina ai passanti a Reggio Emilia. La Polizia municipale ha trovato l’animale in via Emilia San Pietro, seduto su un plaid accanto al giovane, un 28enne di origine slovacca. Ad insospettire gli agenti è stato l’aspetto curato dell’ animale rispetto alle condizioni del ragazzo. La padrona è stata rintracciata grazie al microchip. Il 28enne, su cui gravava un provvedimento di allontanamento obbligatorio dal territorio di Reggio Emilia, è stato denunciato per aver violato l’ordine della Questura.
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TARANTO: SEQUESTRATO PER TRUFFA IL CANILE MUNICIPALE
Il canile “rifugio municipale” di Taranto, ubicato in via Sordi è stato posto sotto sequestro preventivo dai carabinieri in esecuzione di un decreto emesso dal gip Pompeo Carriere su richiesta del pubblico ministero Daniela Putignano. Viene contestato il reato di concorso in truffa ai danni del Comune a carico dell’amministratore e del legale rappresentante di due distinte società che nel tempo si sono succedute, a seguito di contratto decennale instaurato nel gennaio 2003, negli appalti relativi al servizio di gestione ed ampliamento del canile rifugio, una struttura privata che ospita in concessione animali provenienti anche da diversi centri della provincia. Per garantire la continuità del servizio di assistenza, agli animali ospiti del canile, si è provveduto a nominare un custode giudiziario. I due indagati avrebbero prima fatto intendere all’ Amministrazione comunale che il terreno sul quale erigere il canile sarebbe stato in seguito acquistato da un terzo, proseguendo successivamente in una condotta fraudolenta nei confronti dello stesso ente, riguardo alla concreta esecuzione delle opere descritte in contratto. Di fatto, a fronte della prevista realizzazione di un totale di 600 box per il ricovero degli animali, la società aggiudicataria del contratto ne aveva realizzati poco più di un terzo, oltre a non realizzare le previste aree tecnico-sanitarie. L’attività illecita, secondo l’accusa, è stata portata a termine anche nella fase terminale del rapporto, in quanto i due indagati non avrebbero informato l’Amministrazione comunale che il terreno sul quale era stato eretto il canile rifugio era stato colpito da una procedura di esecuzione forzata, continuando dunque a percepire indebitamente dal Comune i compensi previsti dal contratto per il ricovero degli animali.