Basta con l’impiego di animali esotici nei circhi. Lo chiede la Federazione europea dei veterinari (Fve) sottolineando come “l’uso di mammiferi esotici, specialmente elefanti e grandi felini (leoni e tigri), nei circhi riflette una visione tradizionale, ma obsoleta, degli animali selvatici. Questi animali – spiegano i veterinari – hanno lo stesso patrimonio genetico dei loro simili che vivono in natura e mantengono perciò gli stessi comportamenti istintivi e bisogni naturali che non possono essere soddisfatti in un circo itinerante; soprattutto in termini di alloggi e di rispetto della possibilità di esprimere comportamenti normali”.
Per questo la Fev auspica che “tutte le autorità Europee competenti proibiscano l’utilizzo di mammiferi esotici nei circhi in quanto non vi è affatto la possibilità che le loro esigenze fisiologiche, mentali e sociali, possano essere adeguatamente soddisfatte”, precisando poi come non ci sia “alcun beneficio di carattere di conservazione, ricerca o educazione che possa giustificare l’uso di animali esotici nei circhi”.
Sulla stessa linea la Lega anti vivisezione che plaude all’intervento della Fev: “Finalmente un chiarimento con basi scientifiche – sottolinea Gaia Angelini, responsabile Lav Animali esotici in cattività – che il rispetto dell’etologia degli animali esotici non può essere assicurato nei circhi: è sfruttamento e va proibito”. “L’adozione di questa posizione ufficiale – ricorda Angelini – è il risultato di diversi anni di lavoro interno, nell’ambito dei gruppi di lavoro e in Conferenze internazionali, della Fev che rappresenta 48 associazioni nazionali di veterinari in 38 Paesi europei e di cui la Fnovi (Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari Italiani) è il membro italiano”.
Il nostro Paese è fermo a una legge del 1968, spiega la Lav nel comunicato, ma in Parlamento giacciono diverse proposte legislative che consentirebbero di agganciare l’Italia al treno di altri stati europei, dove i circhi sono senza animali.
Si stima invece che circa 2mila animali siano impiegati nei circhi italiani, tra cui 250 grandi felini (leoni e tigri) e 50 elefanti. “L’Italia inoltre – conclude Angelini – è l’unico Paese che finanzia con fondi pubblici i circhi con animali, con uno stanziamento di circa 3 milioni di euro all’anno”. Che Lav con una petizione chiede di cancellare.