Un capriolo cresciuto in cattività è entrato nel giardino di un’abitazione e ha assalito una coppia, ferendola lievemente a colpi di corna a Vignola, nel Modenese. E’ accaduto alcuni giorni fa. I due coniugi feriti – precisa la Provincia di Modena in una nota – si sono fatti medicare all’Ospedale di Baggiovara e sono stati dimessi in giornata. L’animale è stato catturato, dopo vari tentativi e appostamenti, dai volontari del centro fauna selvatica Il Pettirosso, intervenuti con la Polizia municipale di Vignola (nella foto Ansa, la cattura dell’animale).
L’inusuale comportamento dell’animale si spiega, secondo Piero Milani, responsabile del centro di soccorso per gli animali, con l’umanizzazione , l’imprinting, che ha ricevuto crescendo a contatto con le persone. “Il capriolo selvatico – chiarisce l’esperto – non è assolutamente pericoloso per l’uomo, anzi è molto timoroso e tende a scappare. Ma quelli allevati in cattività, cioè imprintati, possono diventarlo soprattutto in questo periodo, quando i maschi si fronteggiano per il predominio sulle femmine. Evidentemente il capriolo in questione, che in pratica non sa più di essere un capriolo, ha visto nell’uomo un rivale, cosa che a un capriolo selvatico non potrebbe mai accadere”. L’animale molto probabilmente era stato prelevato da piccolo e allevato illegalmente. Poi dopo un anno, raggiunta la maturità sessuale, il proprietario deve averlo liberato creando un pericolo pure per gli altri. Il capriolo catturato ora non potrà più esser liberato per la sua aggressività acquisita e anche perché le direttive regionali vietano l’introduzione nell’ambiente di animali fortemente ‘imprintati’.