Cani, gatti, ma anche tartarughe e canarini: quattro over 65 su dieci, ovvero 2,1 milioni di persone, non rinunciano ad un animale domestico, compagnia che il 93% degli anziani giudica importante. Per mantenere e prendersi cura del proprio ‘pet’, infatti, sono disposti a spendere quasi 800 euro l’anno, per una spesa complessiva di 1,4 miliardi annui. A dirlo è l’Osservatorio di FederAnziani Senior Italia attraverso un’indagine condotta su un campione di 5.790 over 65. Quasi nove su dieci di coloro che dichiarano di possedere un animale domestico hanno un cane (54%) o un gatto (33%). A poco meno della metà del campione analizzato l’animale domestico è stato regalato, un quarto lo ha trovato e solo uno su dieci lo ha acquistato in un negozio di animali.
Dai dati dello studio di Federanziani risulta che i possessori di cani sono molto attenti alle necessita’ del loro amico a quattro zampe, infatti l’82% del campione porta il suo amico peloso a passeggio ogni giorno. I senior mostrano un buon livello di conoscenza della pet therapy (78%) e il 97% degli intervistati la ritiene molto o abbastanza importante nel dare sollievo dalla malattia o beneficio allo stato d’animo delle persone.
“L’indagine evidenzia l’enorme importanza della compagnia degli animali domestici per gli over 65 – commenta Roberto Messina, presidente di FederAnziani senior Italia – Un’importanza che e’ altrettanto elevata per il Servizio sanitario nazionale”. Proprio FederAnziani, attraverso il suo centro studi, ha stimato che il possesso di un animale domestico, unito ad una corretta alimentazione, produrrebbe 4 miliardi di euro di risparmi annuali per il Ssn nella gestione delle malattie croniche (ipertensione, diabete, depressione): su 24zampe ne abbiamo parlato qui. L’attivita’ fisica legata al possesso di un animale, infatti, contribuisce alla prevenzione e al contrasto delle patologie metaboliche, mentre la sola presenza di un animale da compagnia contribuisce alla riduzione dell’ipertensione oltre a rappresentare, soprattutto per gli anziani soli, un efficace mezzo di contrasto della solitudine e della depressione che spesso si associa ad essa”.
Dallo studio si rileva che mediamente i possessori di cani si recano piu’ frequentemente dal veterinario – l’85% di loro lo fa abitualmente – di quanto non facciano i possessori di gatti. Il vaccino e’ ritenuto fondamentale, infatti piu’ dell’87% del campione vaccina il proprio animale. La deplorevole pratica dell’abbandono degli animali non appartiene agli anziani, per i quali l’amico a quattro zampe e’ un vero compagno di vita: il 38% del campione e’ solito portarli con se’ in vacanza; la meta’ del campione li lascia nelle abitazioni di figli, parenti o amici; il 12% li lascia in strutture/hotel appositi per pet. Circa il 20% degli intervistati ha rinunciato ad una vacanza perche’ la struttura di destinazione non accettava animali domestici.