In albergo, si fa presto a dire pet-friendly. E’ questa la sintesi estrema dell’indagine svolta circa un mese fa tra 650 utenti di PetPassion.tv ospiti di hotel in Italia in compagnia dei propri cani o gatti in collaborazione con Trivago. Solo il 29% dei proprietari, infatti, sono rimasti soddisfatti dei livelli di accoglienza e dei servizi a misura degli animali domestici. Il 53% ha comunque trovato e sfruttato i servizi di base, mentre il 18% si è imbattuto in strutture che non solo non li hanno garantiti, ma hanno anche posto molte limitazioni. E poi molte strutture accettano in realtà solo taglie piccole: tra i proprietari di cani di taglia grande che hanno partecipato al sondaggio, ben il 66% lamenta difficoltà a far ospitare il proprio amico a quattro zampe.
Infatti “accettare cani” non è sempre sinonimo di pet-friendly. La differenza è sottile, ma è quella che passa tra il semplice aprire le porte ai quattrozampe e la più complessa gamma di servizi e spazi adeguati da offrire ai clienti. Ma quali sono questi “plus” che fanno la differenza, almeno secondo la community di PetPassion.tv – canale online nato dalla collaborazione tra Purina (Gruppo Nestlè) e Gruppo DigiTouch, uno dei principali player indipendenti in Italia attivi nel digital marketing – e Trivago, il più grande motore di ricerca hotel al mondo?
1. UN SITO INTERNET CURATO
La maggior parte degli intervistati si rivolge alla rete per conoscere i servizi offerti dagli hotel. Oltre il 90% considera l’accuratezza delle informazioni fornite sul sito della struttura e sugli altri portali specializzati un importante segnale di quanto l’hotel sia sensibile alle esigenze degli animali da compagnia.
2. IL VETERINARIO
Il 60% dei proprietari considera prioritario l’avere a disposizione in hotel l’assistenza veterinaria. Ciotola per l’acqua in camera e kit con snack e giochi sono (poco) importanti rispettivamente per il 18% e il 12% degli intervistati. Scarso interesse anche per i servizi di pet-sitter (8%) e di toelettatura completa (2%).
3. SPAZIO ALL’APERTO
Come segnala il 56% degli intervistati, servono spazi all’aperto per far correre e divertire gli ospiti a quattro zampe. In generale, la presenza di aree dedicate rende il 69% dei proprietari incline ad adattarsi a eventuali divieti di ingresso degli animali nelle aree comuni, come ristorante e piscina. Al contrario, un irriducibile 31% ritiene che una struttura pet-friendly debba permettere ai cani di muoversi liberamente in tutti suoi spazi, senza eccezioni.