Il ministero della Salute, con un comunicato di oggi (arrivato alle 14.49 di oggi via mail e che pubblichiamo di seguito), si auspica che l’Expo apra le porte ai cani e agli animali d’affezione e invita il commissario Sala a dare corso, “in tempi celeri”, a quel ventaglio di leggi e norme che tutelano il benessere animale e già consentono l’ingresso in ristoranti, locali pubblici, ospedali e uffici agli animali domestici. Su 24zampe ci siamo occupati diffusamente nei mesi scorsi, prima dell’apertura dei cancelli dell’esposizione internazionale di Rho, di questi temi: qui e qui, qui e qui.
Siamo naturalmente d’accordo con il ministro Beatrice Lorenzin. Ci si chiede solo perché tanto tempo per arrivare a considerazioni tanto ovvie, ma meglio tardi che mai.
Ecco il comunicato.
Divieto d’accesso ad EXPO agli animali d’affezione. Lorenzin: decisione non al passo coi tempi.
Con una nota a firma del Direttore Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari, il Ministero della Salute, accogliendo le segnalazioni di cittadini e associazioni, ha chiesto al Commissario per Expo 2015, Giuseppe Sala, di rivedere le regole d’accesso all’area dell’esposizione universale per consentire l’ingresso agli animali d’affezione.
”Vietare l’entrata ai cani all’area di EXPO è una consuetudine limitante – dichiara il Ministro Lorenzin – e non è in linea con il tessuto sociale delineatosi in Italia e nell’Unione europea negli ultimi anni”.
La legislazione nazionale e comunitaria vieta l’ingresso di animali domestici esclusivamente nei luoghi in cui si preparano o si conservano alimenti, oppure a causa di inderogabili esigenze igienico-sanitarie certificate dall’autorità.
”La tutela degli animali – prosegue la Lorenzin – rappresenta uno dei fiori all’occhiello del nostro Paese. L’accesso ai cani è consentito secondo le norme anche nei ristoranti e negli alberghi, per questo il divieto di Expo stride. Impedire la partecipazione ad un evento pubblico a tante persone che, nel rispetto delle regole per la gestione degli animali nelle aree urbane, arrivano ad Expo con il proprio cane al guinzaglio, non appare come una decisione al passo coi tempi. Auspico in tempi celeri – ha concluso il Ministro – una revisione del regolamento sull’accesso ad EXPO”.