“La zoonosi, cioè la trasmissione di infezioni dagli animali all’uomo, è un fatto molto raro”. A dichiararlo è Marco Melosi, presidente dell’Associazione nazionale medici veterinari (Anmvi). «Teoricamente tutto è possibile, però devo dire che è molto difficile che accada, e personalmente in 30 anni non mi sono mai capitati» casi di persone infettate da animali domestici. Il tema è oggetto di un articolo sul “Canadian Medical Association Journal” in cui si avverte della possibilità di zoonosi soprattutto per persone vulnerabili come neonati o persone immunocompromesse. Ma il presidente Melosi è chiaro: «Le zoonosi ci sono e sono ormai da tempo riconosciute come tali – spiega – e per questo va fatta l’ormai nota profilassi, che è soprattutto vaccinale. Ovviamente non è bene che un bimbo stia a contatto con le feci di un animale: è sempre un rapporto che deve comportare delle regole di pulizia e controllo, unite al buon senso. Se si ha questo, il rischio è praticamente zero. Se un animale è ben tenuto e regolarmente vaccinato i rischi sono molto più teorici che reali e se si usano le più banali misure di igiene non si corrono pericoli». Sì al far dormire cane o gatto sul letto, secondo il veterinario, «sempre mantenendo la zona pulita», ma no al farsi `baciare´ sulla bocca: «Sono contrario», dice Melosi. Non c’è invece alcun divieto nel mantenere gli animali in casa anche se c’è una persona con una grave malattia: «Gli animali – ricorda l’esperto – oggi entrano persino negli ospedali per la pet-therapy. Basta controllarli regolarmente e vaccinarli. Ed è molto più rischioso allontanare una persona dal proprio animale e dall’effetto benefico che il suo affetto assicura, che farli restare insieme».