AGGIORNAMENTO DEL 2 FEBBRAIO 2019 – TRENTINO: COSTA APRE A SPERIMENTAZIONI
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AGGIORNAMENTO DEL 29 GENNAIO 2019 – LE REGIONI ALPINE CHIEDONO LA “GESTIONE” DI LUPI E ORSI
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POST ORIGINALE DEL 27 GENNAIO 2019
“Esiste un potenziale pericolo per l’integrità pubblica dovuto alla presenza di lupi in tre aree del Trentino”. Sono quelle della Val di Fassa, di Rumo in alta Val di Non e di Ala, in fondovalle, dove nei giorni scorsi c’è stato un attacco di predatori a un gregge. Ne ha preso atto, dalle informazioni dei sindaci, il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza del Trentino, dopo una riunione del tardo pomeriggio di ieri, convocata su richiesta del governatore, Maurizio Fugatti. A darne notizia è l’amministrazione provinciale, che spiega come “lo stesso Comitato informerà i ministeri competenti della situazione e avvierà dei percorsi di gestione della presenza del lupo. Il prefetto Sandro Lombardi ha disposto la composizione di un tavolo tecnico sulla presenza del lupo in Trentino, coordinato dal questore, Giuseppe Garramone, e composto dalle forze dell’ordine (carabinieri, polizia e polizia locale dei Comuni interessati agli avvistamenti), oltre a vigili del fuoco e forestale. Dovrà decidere eventuali servizi di vigilanza e, soprattutto, sviluppare un sistema di segnalazione condivisa”.
AGGIORNAMENTO DELLE 17
Nei giorni scorsi, dopo l’attacco di lupi a un gregge ad Ala, in Trentino si è aperto un dibattito pubblico sulla presenza del predatore e sulla sua pericolosità. Sul Trentino, quotidiano locale, è uscito un articolo in cui lo zoologo Luigi Boitani spiega come non vi sia qui una situazione di rischio dovuta alla presenza di lupi e come, anzi, sia del tutto normale in ogni zona d’Europa quello che è accaduto nel fondovalle trentino. Il giornalista ha anche provato ad applicare i protocolli di Austria e Svizzera di valutazione sull’impatto dei predatori alla situazione di Ala: il risultato è di “rischio zero”. Grazie al naturalista Nicola Bressi, direttore dei musei scientifici di Trieste, per la segnalazione. Consiglio anche di leggere il post di Fabio Chinellato sul medesimo argomento.