A Pompei pavoni, serpenti e un cinghiale nero come i mali del mondo

La “Casa del Giardino incantato” di Pompei riemerge durante i lavori di scavo a ridosso di Porta Vesuvio. Il direttore generale del Parco archeologico di Pompei, Massimo Osanna, mostra gli affreschi sepolti da cenere e lapilli quasi duemila anni fa che raffigurano un grande larario – un’edicola per il culto dei Lari – vegliato da beneauguranti serpenti, un pavone che fa capolino nel verde, fiere dorate che si battono contro un cinghiale nero e brutto come i mali del mondo. E poi ancora cieli baluginanti di cinguettanti uccellini, un pozzo, una vasca colorata, il ritratto di un uomo con la testa di cane. L’ultimo tesoro di Pompei è un giardino incantato, “una stanza meravigliosa ed enigmatica da studiare a fondo”, spiega Osanna. Sotto, una galleria di immagini di Ciro Fusco/Ansa che ha visitato gli scavi a Pompei.

– Aggiornamento del 23 dicembre 2018 – Ritrovato a Pompei un cavallo di razza bardato di tutto punto