E’ senza dubbio l’estate dell’orso. Dopo l’aggressione in Trentino otto giorni fa, ieri si è appreso di un altro incontro ravvicinato con un plantigrado, in Abruzzo stavolta. L’orso, noto con il nome di Mario, è entrato nella notte dentro una casa di Villavallelonga (L’Aquila), mentre la famiglia, composta da una coppia e due bambini, dormiva: grazie al pronto intervento del personale del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm) le persone sono state messe in salvo, mentre l’orso, rimasto intrappolato nell’abitazione, è stato sedato e poi rilasciato in montagna, lontano dal paese.
MARIO, ORSO “CONFIDENTE”
Da novembre 2016 l’orso confidente – vengono definiti così i plantigradi abituati ad avvicinarsi alle abitazioni provocando danni e razzie – frequenta i pollai che si trovano all’interno di alcuni centri abitati della Marsica. Questa volta mentre si aggirava tra le strade del paese è finito in un vicolo cieco: nel cercare una via di fuga, l’orso ha scavalcato un muretto e di è trovato in uno spazio chiuso dal quale non è riuscito ad uscire, se non attraverso la finestra della cantina dell’abitazione, facendo scattare l’allarme e svegliando i proprietari. Il personale del Parco che lo segue da diversi mesi, e di turno sul posto, è intervenuto prontamente, aiutando la famiglia ad uscire e cercando di aprire una via di fuga all’orso. Con l’intervento del veterinario l’animale è stato sedato e rilasciato in montagna.
PNALM IN CONTATTO CON IL MINISTERO AMBIENTE
Il presidente del Pnalm, Antonio Carrara, ha contattato immediatamente il Ministero dell’Ambiente che ha convocato una riunione urgente per lunedì mattina, “nel corso della quale sarà affrontato il problema della gestione di un orso confidente che opera, da mesi, prevalentemente nella zona di protezione esterna e fuori dal Parco per trovare una soluzione, sia nell’interesse della conservazione dell’orso, sia della tranquillità delle persone”. Mario ora rischia di finire in cattività. “L’evento di questa notte – ha sottolineato Carrara – ripropone la necessità, per la conservazione dell’orso, di mettere in campo azioni che coinvolgano tutte le amministrazioni che operano sul territorio”.
LA REAZIONE DEL WWF ABRUZZO
Secondo il Wwf Abruzzo “è necessario attivare un protocollo di gestione dell’animale da parte degli enti competenti che garantisca la fondamentale sicurezza dei cittadini, ma che al tempo stesso metta in campo tutti gli sforzi possibili per salvaguardare uno dei pochi orsi marsicani ancora in vita – secondo le stime degli studiosi ne rimangono appena 50 individui – per evitarne l’estinzione”. “C’è bisogno dell’impegno e della collaborazione reale di tutti nei confronti del Parco – ha concluso l’associazione – per far sì che l’Ente sia messo nelle condizioni di svolgere al meglio il proprio lavoro”. (la foto sopra, di Gianpiero Cutolo, è tratta da Paesaggi d’Abruzzo, un progetto di marketing territoriale nato con il fine di promuovere l’Abruzzo attraverso la fotografia e l’utilizzo dei social media. Nella foto Ansa sotto, l’appartamento dopo la visita dell’orso Mario)