La celebre frase pronunciata da Albert Einstein, “se le api scomparissero dalla Terra, per l’uomo non resterebbero che quattro anni di vita”, da oggi deve farci preoccupare un po’ di più. Negli Usa, le api sono ora ufficialmente “specie in pericolo”. Il governo federale ha, infatti, inserito sette specie del laborioso insetto nella lista della fauna che merita speciale protezione in base all’Endangered Species Act, un complesso ed efficiente impianto legislativo risalente agli anni Settanta di tutela della natura. Le api a rischio estinzione sono del tipo “yellow face”, dalla faccia gialla, tutte autoctone delle isole Hawaii (Hylaeus anthracinus, H. assimulans, H. facilis, H. hilaris, H. kuakea, H. longiceps, e H. mana). E’ la prima volta negli Stati Uniti che l’ape viene ritenuta meritevole di speciale vigilanza federale: ci sono voluti anni di ricerca per arrivare a queste conclusioni, ha fatto sapere l’US Fish and Wildlife Service, l’ente governativo che tiene l’elenco. Le api sono insetti chiave nella catena alimentare perché grazie al loro lavoro di impollinatori, valutato dagli addetti ai lavori in nove miliardi di dollari all’anno solo negli Usa, le piante producono frutto: secondo gli scienziati tuttavia il loro numero e’ drammaticamente calato negli ultimi anni per ragioni che sono ancora al centro di discussioni tra gli scienziati e che includono perdita dell’habitat e della biodiversita’, insetticidi, incendi, arrivo di parassiti ostili. L’inserimento nell’elenco delle specie in pericolo permettera’ alle autorita’ di autorizzare programmi per la loro salvaguardia, ma speranza degli “amici” delle api e’ che la misura serva come campanello d’allarme per la tutela dell’intera popolazione degli alveari.