Oggi animalisti alla Camera per parlare dello scioglimento del Corpo Forestale

AGGIORNAMENTO DELLE 23

“No alla militarizzazione del Corpo Forestale dello Stato, l’unica forza di polizia veramente specializzata nella sicurezza  ambientale ed agroalimentare del nostro Paese ed al suo accorpamento con l’Arma dei Carabinieri. Domani terremo un sit-in a Piazza Montecitorio dalle 9 alle 13 per sensibilizzare i parlamentari”. Lo ribadisce il segretario generale della Fns Cisl, la Federazione nazionale della sicurezza della Cisl, Pompeo Mannone. “Noi – spiega Mannone – non crediamo nella buona riuscita dell’accorpamento dei 7mila forestali degli 8mila che compongono il corpo, con i Carabinieri. Finirebbero infatti in un grande calderone le competenze specifiche degli uni e degli altri. Sarebbe un vero caos”. (Ansa)

+++

AGGIORNAMENTO DELLE 22.20

“Nella Guardia di finanza dovrebbero transitare 184 agenti del Corpo forestale, che già lavorano gomito a gomito con i nostri finanzieri. Per noi non c’è alcun problema e mi auguro che ci sia questo passaggio. Forse i carabinieri che dovranno accogliere 7mila forestali avranno più problemi”. Così il comandante generale delle Fiamme Gialle, Giorgio Toschi, in audizione alle commissioni riunite Affari costituzionali e Difesa della Camera, che stano esaminando il decreto legislativo in materia di razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato. A chi pone il problema della militarizzazione degli agenti del Cfs, ora in un corpo civile, il generale Toschi risponde che “io personalmente ho sempre ritenuto la militarità un valore, non disvalore. Quindi militarizzare gli agenti del Cfs non credo sia un problema da parte loro nè da parte nostra”. (Ansa)

+++

POST ORIGINALE

Continuano le audizioni in commissione alla Camera previste dal processo di scioglimento del Corpo Forestale dello Stato ed il passaggio in altra forza di polizia. Oggi è il turno, tra gli altri, delle principali associazioni ambientaliste e animaliste del paese, tra cui Enpa, Wwf, Lav, Lipu. Associazioni che hanno sempre manifestato il proprio dissenso alla riorganizzazione del Cfs, visto come una inutile “militarizzazione” o tutt’al più un “regalo a ecomafie e zoomafie”, e che hanno invece proposto di rafforzarlo, facendo confluire in quei ranghi le Polizie provinciali e i Corpi forestali delle regioni e delle province a statuto speciale, che attualmente dipendono dai rispettivi enti locali. Avversione espressa anche con il sostegno a una petizione sulla piattaforma Change.org denominata #SalviamolaForestale sostenuta anche da gruppi, movimenti, sindacati, personalità pubbliche e enti vari. Domani, poi, manifestazione contro lo scioglimento del Cfs a Roma, davanti a Montecitorio, dei sindacati delle forze di polizia. Ma andiamo con ordine. Oggi le commissioni I e IV, riunite nella sala del Mappamondo, nell’ambito dello schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato (atto n. 306), svolgono le audizioni informali con alcune delle parti. Alle 10.45, l’incontro con il comandante generale della Guardia di finanza, generale Giorgio Toschi. Alle 11.30 è il momento delle rappresentanze delle associazioni ambientaliste e animaliste: audizione con Italia nostra onlus, Enpa (Ente nazionale protezione animali), Fare verde onlus, Lav (Lega antivivisezione onlus), Lipu (Lega italiana protezione uccelli onlus), Wwf Italia e l’Unione forestali d’Italia. Alle 14 è il turno dei rappresentanti del Comitato centrale di rappresentanza (Cocer-Comparto sicurezza). Secondo quanto comunicato dall’ufficio stampa della Camera, l’appuntamento viene trasmesso in diretta webtv a questo indirizzo. Domani, martedì 5 luglio, tutti i sindacati delle forze di polizia manifestano a Roma. Hanno aderito a una protesta “per difendere le funzioni di polizia ambientale e agro-alimentare, per dire no alla militarizzazione per urlare il nostro sì ad una vera riforma dei professionisti in divisa, che migliori l’efficienza e salvaguardi la storia e le peculiarità di tutte le giubbe, per usare una espressione cara al prefetto Gabrielli” dice Marco Moroni, segretario generale del Sapaf, sindacato del Corpo forestale dello Stato e uno dei principali organizzatori della manifestazione del 5 luglio in piazza Montecitorio. “Con noi ci saranno tante associazioni ambientaliste, parlamentari di vari schieramenti politici e anche militari che parteciperanno a titolo personale, condividendo la nostra protesta che non è certo contro i carabinieri, ma a favore di una riforma che punti tra l’altro a portare maggiori diritti e forme di rappresentanza più democratiche pure tra chi indossa le stellette”, conclude Moroni.

  • Guido Minciotti |

    Quella dei giornalisti. L’unica categoria (riferibile) alla quale posso dire di appartenere. Se voleva darmi del “cacciatore”, categoria lecita, si sbaglia. La sola volta che ho sparato in vita mia ero a militare, svolto peraltro in un ufficio in una direzione del genio militare. Un’ultima cosa: spesso entro nelle proprietà altrui, ma in mountain bike! Grazie di leggere 24zampe e saluti, gm

  • Guido Minciotti |

    Quella dei giornalisti. L’unica categoria (riferibile) alla quale posso dire di appartenere. Se voleva darmi del “cacciatore”, categoria lecita, si sbaglia. La sola volta che ho sparato in vita mia ero a militare, svolto peraltro in un ufficio in una direzione del genio militare. Un’ultima cosa: spesso entro nelle proprietà altrui, ma in mountain bike! Grazie di leggere 24zampe e saluti, gm

  • Irene |

    Menomale che la forestale funziona così quelli come lei non invadono le proprietà altrui e non ammazzano gli animali dopo che hanno presso i diversi aiuti. O sbaglio? Credo aver capito a che categoria appartiene……

  • Irene |

    Menomale che la forestale funziona così quelli come lei non invadono le proprietà altrui e non ammazzano gli animali dopo che hanno presso i diversi aiuti. O sbaglio? Credo aver capito a che categoria appartiene……

  • gaetano priori |

    Ancora non si è capito che l’autonomia del CFS è un valore, è storia, tradizione, efficienza. Salviamo la diversità delle Forze di polizia. Non uccidiamo la legge 121 con assorbimenti assurdi

  Post Precedente
Post Successivo