Buone notizie per i neogenitori che amano i cani. La presenza di un quattrozampe in casa nel primo anno di vita del bambino è legato a una riduzione del 13% del rischio di asma più avanti nell’infanzia. E’ quanto emerge da una ricerca svedese, condotta su 650 mila bambini e pubblicata su Jama Pediatrics. Un lavoro che supporta la convinzione che i pet possano potenziare il sistema immunitario e aiutare a prevenire le allergie. Certo, ammettono gli autori, occorrono ulteriori ricerche, dal momento che gli studi fatti in passato hanno dato risultati non sempre univoci. Inoltre per un bimbo allergico ai cani comprare un cucciolo non pare una buona idea, dicono gli studiosi svedesi.
Ma secondo la loro ricerca i bimbi cresciuti fin da bebè con un cagnolino in casa erano meno inclini a soffrire di asma a 7 anni rispetto ai coetanei senza pet. Anche vivere in una fattoria, a contatto con diversi animali, si è rivelato un fattore protettivo: il rischio asma era ridotto di circa il 50%. “I nostri risultati confermano il farming effect, e abbiamo anche visto che i bimbi cresciuti con un cane” sono meno a rischio asma rispetto agli altri, conclude Tove Fall dell’Uppsala University, autrice del lavoro. Si tratta di “un’informazione importante per genitori in attesa o che stanno pianificando un bimbo: non debbono preoccuparsi del fatto di avere anche un cane, se lo vogliono. Ma se già si ha un figlio allergico non bisognerebbe prendere un cane per `curarlo´. Non funzionerebbe, e probabilmente farebbe peggiorare l’allergia”, conclude l’esperta sulla Bbc online. (Kronos)