Passa la valutazione della Conferenza Stato-Regioni il documento con le linee guida sulla pet therapy – come riporta il Sole 24 Ore Sanità – che prevede l’uso di animali appositamente addestrati. Rispetto al testo arrivato sui banchi, è stato eliminato l’accentramento di poteri nelle mani di un solo ente, il Centro di referenza nazionale (Crn) per gli interventi assistiti con gli animali. Era una delle richieste del Codacons, oggetto di un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e alla Corte dei conti contro i componenti della Conferenza Stato-Regioni e il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Aveva scatenato polemiche anche la questione della formazione nelle mani dei centri localizzati presso gli Istituti zooprofilattici sperimentali, che sono strumento operativo nei settori della sanità animale, con il paradosso che un trattamento che vuole curare e aiutare gli essere umani con l’ausilio di animali, verrebbe gestito in sostanza da veterinari (ne abbiamo parlato qui).
Il testo approvato è stato dunque stralciato degli “errori”, ma resta l’obbligo della formazione riconosciuta, così come della piena tutela del benessere degli animali coinvolti.
Il documento finale dell’accordo sancito in Conferenza Stato-Regioni si trova qui, come riportato dal sito dell’Anmvi, l’associazione nazionale dei medici veterinari italiani.