“This is the best news for America’s animals in decades. It’s about baby chickens.”, commenta Vox, un sito di informazione Usa. “E’ la migliore notizia per gli animali in America da decenni. Riguarda i pulcini” Vox lo scrive perchè, dal 2020, centinaia di milioni pulcini maschi nati nelle industrie Usa non verranno piu’ sottoposti al “culling”, cioè la soppressione attraverso processi di triturazione da vivi o di ebollizione. L’annuncio della United Egg Producers, l’associazione che riunisce il 95% dei produttori di uova statunitensi, ha fatto esultare gli animalisti. Lo riferisce Vox, qui, pubblicando un video choc di “Mercy for animals”, associazione animalista a stelle e strisce: i pulcini appena nati vengono sottoposti al “sessaggio”, ovvero il riconoscimento del sesso con una tecnica chiamata “in-ovo egg sexing”. Quelli maschi – considerati inutili poiche’ non fanno le uova ne’ possono essere riciclati per l’industria del pollame – vengono così “scartati”. Si tratta di centinaia di milioni di pulcini che vanno incontro ogni anno a un destino atroce, triturati vivi o soffocati. La United Egg Producers ha fatto sapere che entro il 2020 utilizzera’ una tecnica alternativa di selezione del sesso attraverso un esame delle uova (una specie di aborto). Quelle scartate potranno servire per realizzare vaccini o cibo per animali. Unilever è stata la prima multinazionale a prendere posizione, nel 2014, contro il “culling”. In Germania, patria delle tecniche di sessaggio, il legislatore nel 2015 ha deciso che il “culling” scomparirà dall’inizio dell’anno prossimo. In Italia, dove si stima che vengano soppressi circa 40 milioni di pulcini maschi l’anno, non si è ancora decisa la data di abolizione di questa pratica.
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