AGGIORNAMENTO IN CODA
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Un giovane toro è fuggito da un impianto di macellazione situato nel Monzese e la sua presenza in queste ore è stata segnalata in provincia di Lecco, nella Valle della Nava, l’area naturalistica tra Casatenovo, Missaglia e Monticello. L’allarme è scattato questo pomeriggio ed è stato dato corso alle ricerche in tutto il territorio. Il sindaco di Casatenovo (Lecco), Filippo Galbiati ha diffuso una comunicazione ufficiale per informare la cittadinanza. Nel frattempo però il toro potrebbe aver raggiunto altre zone. In caso di avvistamento, – è stato specificato – è necessario contattare immediatamente il numero unico di emergenza 112.
LA VITELLA TORELLA SCAPPA DAL MATTATOIO NEL TORINESE E VINCE LA LIBERTA’
Solo una settimana fa, invece, un fuga dal macello è riuscita nel torinese. Una vitella di 15 mesi ha seminato il panico nelle strade di Leinì (nella foto in alto), nel pomeriggio di lunedì 13 ottobre. Dopo l’intervento dei veterinari, il bovino è stato restituito al proprietario per la successiva macellazione. Ma grazie all’intervento del sindaco, Luca Torella, e alla donazione di alcune persone che hanno scelto di rimanere anonime, la macellazione già programmata è stata sospesa e la vitella sarà trasferita al rifugio Jill Phipps di Albugnano (Asti) in cui vivono già 16 bovini salvati dalla stessa sorte.
IL SINDACO DI LEINI’: “TENTATIVO DISPERATO CORONATO DA SUCCESSO”
“La vitella si chiamerà Torella – scrivono sui social dal rifugio – perché tutti scrivevano che fosse un toro e anche per la fortuita coincidenza con il sindaco, che porta lo stesso cognome”. Il primo cittadino di Leinì aveva infatti pubblicato questa mattina una lettera-appello al proprietario dell’animale: “Mi sento di condividere – ha scritto – un moto spontaneo ed estremamente diffuso di simpatia nei confronti del bovino che per diverse ore ha passeggiato per la nostra città. In molti, in moltissimi, hanno visto in quella fuga il tentativo estremo di salvarsi la vita, e in molti, in moltissimi, vorrebbero sapere che quel tentativo, disperato, è stato coronato da successo”.
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AGGIORNAMENTO DEL 25 OTTOBRE 2025 – IL TORO FUGGITO E’… UNA VACCA
Non è un toro, ma una mucca, e non sarà abbattuta perché da ieri appartiene alla Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, presieduta dalla deputata Michela Vittoria Brambilla. Finisce bene l’epopea del bovino, fuggito da un macello brianzolo nel pomeriggio del 21 ottobre, segnalato inizialmente nella zona di Valle Nava, in provincia di Lecco, e ancora in fuga, nonostante l’impiego di uomini e droni per trovarla. La nuova proprietaria l’ha ribattezzata Minerva in omaggio all’intelligenza di cui ha dato prova durante l’evasione (per prendere il largo ha fatto leva sul dorso di un’altra mucca) e la latitanza (per nascondersi ha scelto i boschi di valle Nava). “Appena riscattata la mucca dall’allevatore che l’aveva mandata al macello -racconta Brambilla- ho subito avvertito l’Ats e la polizia provinciale che era sulle sue tracce, per assicurarmi che resti incolume e che nessuno, durante la cattura, possa in alcun modo farle del male. Ne ho dato notizia ieri, in diretta su Canale 5, durante il programma condotto da Gianluigi Nuzzi. Diventerà il simbolo della lotta contro gli allevamenti intensivi e passerà la vita sui prati dove potrà godersi l’erba fino alla fine dei suoi giorni”. E se ora dovesse causare danni? “Quando si decide di dedicare la propria vita agli animali e alla loro tutela e si presiede una delle più importanti associazioni animaliste italiane – risponde Michela Brambilla – non c’è scelta. Io sto dalla parte della mucca. Se la mucca è della Leidaa, nessuno farà del male a questo animale. Altrimenti potevano abbatterla”. (Adnkronos)
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