Il Tar Abruzzo dice no agli ambientalisti: i cervi si possono cacciare

“La prima sezione del Tribunale amministrativo regionale per l’Abruzzo ha riconosciuto la legittimità del lavoro svolto dalla Regione Abruzzo: il prelievo in forma selettiva del cervo è stato legittimamente riconosciuto e l’opposizione presentata dalle associazioni animaliste non è stata accolta”. Lo comunica la Regione in una nota. “Nella mattinata di oggi – viene spiegato – è uscita l’ordinanza del Tar che ha respinto la domanda di tutela cautelare, non concedendo neanche la sospensiva. I giudici del Tar hanno ribadito che il cervo rientra tra le specie cacciabili, secondo quanto stabilito dalla legge del 1992, e che la delibera di giunta impugnata dalle associazioni ambientaliste e animaliste è stata adottata in attuazione della pianificazione contenute nel piano faunistico venatorie. A sostegno della tesi della Regione c’è anche il parere espresso dall’Ispra, che ha valutato positivamente il contenimento dei cervi, in quanto non va a incidere sulla quantità di animali presenti sul territorio e quindi non ne minaccia l’estinzione. Lo stesso tribunale amministrativo ha evidenziato che non essendo stato monitorato l’intero territorio regionale il numero dei cervi che verrà catturato è certamente una sottostima del numero di cervi attualmente presente”.

DAL 14 OTTOBRE SI PUO’ SPARARE: SONO 469 I CERVI DA ABBATTERE

“L’ordinanza del Tar – dichiara il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio – riporta la corretta gestione avviata dall’assessorato all’agricoltura e alla caccia, confermando la necessità di contenere il numero dei cervi e tutelare il lavoro degli agricoltori e conferma la legittimità delle nostre decisioni. Ringrazio il personale dell’assessorato e l’avvocatura regionale per il prezioso lavoro preparatorio che hanno svolto in queste settimane e l’importante conferma ottenuta davanti al tribunale amministrativo. La Regione riconosce l’importanza della tutela delle specie protette ma ribadisce la necessità di un giusto equilibrio sul territorio”. Il Tar Abruzzo dà quindi il via libera all’abbattimento di 469 esemplari di cervo, come stabilito dalla delibera di Giunta regionale 509 dell’8 agosto 2024, che prevede, dal prossimo 14 ottobre fino al 15 marzo 2025, “prelievi del cervo esclusivamente nei due comprensori regionali nei territori degli ATC Avezzano, Sulmona, Subequano, L’Aquila e Barisciano e al di fuori delle aree protette e delle aree ad esse contigue”. (Adnkronos, nella foto un cervo a Popoli, in Abruzzo)

AGGIORNAMENTO

“Ricorreremo al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar Abruzzo”. Lo ha dichiarato Michele Pezone, storico legale del mondo animalista e del Wwf Abruzzo che con i rappresentanti legali delle associazioni animaliste Lega anti vivisezione e Lndc Animal protection ha preparato il ricorso al Tribunale amministrativo regionale dell’Aquila per tentare di sospendere l’efficacia della delibera di Giunta regionale che dispone il prelievo di circa 469 cervi dal 14 ottobre sino a marzo del prossimo anno. Per il legale, i giudici di primo grado non hanno risposto in modo esaustivo a tutte le richieste di chiarimento delle associazioni. (LaPresse)