Mosche femmine trasformate in maschi sterili grazie alla dieta

Mosche mediterranee femmine trasformate in maschi con una dieta che nelle larve altera l’interruttore genetico che determina il sesso: così la genetica prepara le armi che in futuro aiuteranno a contrastare la diffusione della mosca orientale (Batrocera dorsalis), dannosa per le colture di frutta. I risultati sono presentati ad Anacapri, nel convegno sull’evoluzione della determinazione del sesso negli insetti in programma fino al 5 aprile, organizzato da Giuseppe Saccone, del dipartimento di Biologia dell’Università Federico II di Napoli, e da Daniel Bopp del dipartimento di Scienze della vita molecolari dell’Università svizzera di Zurigo. Attualmente la mosca orientale è presente in Italia solo localmente, in alcune zone della Campania, ma che potrebbe diffondersi con le temperature progressivamente più alte.

L’INTERVENTO IN VISTA DI UNA POSSIBILE MINACCIA ALLA FRUTTA

“E’ più grande rispetto alla mosca mediterranea, della quale è una lontana cugina ed è un pericolo per le colture – osserva Saccone – perché è in grado di attaccare oltre 200 specie vegetali, deponendo le uova nei frutti”. Per questo è importante cominciare a trovare le armi giuste per combatterla. La tecnica adottata dal gruppo di Saccone al momento viene sperimentata in laboratorio sulla mosca mediterranea; si chiama “tecnica del maschio sterile” e consiste nel sottoporre le larve di mosca a una dieta che permette di controllare i due interruttori genetici responsabili del sesso. In questo modo è possibile trasformare le femmine in maschi sterili, che una volta liberi non danneggeranno la frutta e permetteranno di ridurre la popolazione. (Ansa)

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