“E’ troppo caldo per il cavallo”: a Palermo scontro tra “gnuri” e animalisti

Il gran caldo ha fatto divampare la guerra a Palermo tra le associazioni animaliste, i vetturini e il Comune per le misure da adottare per i cavalli che tirano i cocchi per far fare il giro della città ai turisti. Il sindaco Roberto Lagalla è sotto accusa perchè le associazioni contestano anche le nuove disposizioni: “Limite delle 8 ore quotidiane di lavoro, il limite del carico trainato, l’aumento da 10 a 15 minuti della pausa ogni 2 ore, il divieto di circolazione dalle 13 alle 15.30 con 37 gradi di temperatura”. Non ci sono controlli e gli “gnuri” – così sono chiamati i conducenti delle carrozze a Palermo – non rispettano le regole, dicono gli animalisti che hanno l’appoggio di alcuni consiglieri comunali come Concetta Amella del M5s. Una volontaria che aveva interrotto la trattativa tra un vetturino e alcuni turisti spiegando loro che non dovevano far lavorare il cavallo per il troppo caldo è stata aggredita dal conducente della carrozza che ha preso a calci la sua auto tentando di aprire il finestrino. Poi ha sputato. La donna ha chiamato la polizia municipale e ha denunciato.

LE ASSOCIAZIONI CHIEDONO INTERVENTI NAZIONALI E RISPETTO DELLE REGOLE SUL CALDO

L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) sposta il tiro a livello nazionale e chiede al ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che “se non ritiene che vi siano animali di serie A e altri di serie B, preveda nella riforma del Codice della strada o nel disegno di legge sulla sicurezza stradale l’abolizione delle carrozze a trazione animale su tutto il territorio nazionale. In Italia sono ormai poche decine i titolari di licenze in città come Roma, Firenze, Palermo, Messina e Pisa – fa notare l’Oipa – tuttavia le amministrazioni locali, senza una previsione nazionale, non possono abolirle”. Sempre a Palermo volontari dell’associazione animalista Ada hanno chiamato i vigili urbani dopo aver filmato una carrozza trainata da un cavallo con cinque persone a bordo partita da piazza San Domenico. “C’erano 38 gradi – dice Ada – La carrozza violava l’ordinanza sindacale”. Un ampio cartello di associazioni animaliste e ambientaliste contesta le misure adottate, denuncia pochi controlli e chiede, tra l’altro, di abbassare i gradi di temperatura da 37 a 30, oltre all’installazione di un gps nelle carrozze, per poter effettuare dei controlli a random. La richiesta più forte però è l’abolizione delle carrozze con cavalli e lo spostamento delle licenze degli “gnuri” agli Ape calesse motorizzati. Su questo punto la discussione è aperta. (Ansa)

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