Gli animali hanno votato. Sono 9 i deputati e senatori eletti hanno aderito al programma delle tredici ong animaliste promotrici del manifesto “Anche gli Animali Votano” (www.ancheglianimalivotano.it). Insieme a una pattuglia di altri 8 parlamentari “sensibili al tema animalista” si faranno portavoci della tutela degli animali nel nuovo Parlamento che si insedierà il prossimo 13 ottobre. I nove deputati e senatori che lo hanno sottoscritto personalmente sono Bellucci-FdI, Bonelli-Verdi, Brambilla-Fi, Evi-Verdi, Lacarra-Pd, Rando-Pd, Zan-Pd, Zanella-Verdi, Zaratti-Verdi. A loro se ne aggiungeranno almeno altri otto, sensibili ai temi animalisti: Biancofiore-Noi Moderati, Costa-M5S, Dalla Chiesa-Fi, Di Lauro-M5S, Frassinetti-FdI, Maiorino-M5S, Rizzetto-FdI, Unterberger-Svp.
LE TREDICI ONG: ORA I TEMI ANIMALISTI DIVENTINO NUOVE LEGGI
“A loro vanno i complimenti e le speranze – scrivono le associazioni promotrici dell’iniziativa – di Animal Equality Italia, Animalisti Italiani, Animal Law Italia, CiWF Italia, ENPA, Essere Animali, Humane Society International/Europe, Lac, Lav, Leidaa, Lndc Animal Protection, Oipa e Save the Dogs and Other Animals, con l’auspicio che si creino su ogni tema ampie maggioranze trasversali, come quelle che si registrano nel Paese fra i cittadini sulla tutela degli animali, a partire dai temi che hanno visto in campagna elettorale la convergenza degli impegni programmatici della maggior parte dei partiti: l’inasprimento e la maggiore efficacia delle sanzioni contro il maltrattamento e l’abbandono degli animali, la prevenzione del randagismo e il sostegno alle adozioni responsabili di cani e gatti, la riduzione dell’Iva su cibo e prestazioni veterinarie oggi soggetti a tassazione come beni di lusso, l’istituzione di un Garante nazionale dei diritti degli animali, la realizzazione di campagne di formazione e informazione sul rispetto degli animali e l’educazione ambientale. Le associazioni animaliste chiedono quindi che questi temi si concretizzino al più presto in nuove ed efficaci leggi.”
LE PREOCCUPAZIONI PER GLI ANIMALI SELVATICI E PER QUELLI ALLEVATI
Dopo il voto – e come già annunciato al momento di presentare l’iniziativa -, le associazioni scrivono di essere preoccupate per gli animali selvatici, “stretti” nel programma di Governo del centrodestra fra “la necessità della salvaguardia della biodiversità anche attraverso l’istituzione di riserve naturali” e la promessa di “interventi di contrasto alla proliferazione della fauna” come possibilità di estendere ancora di più la caccia – tanto più perché in contrasto con il nuovo articolo 9 della Costituzione che ha inserito tra i principi fondamentali della Repubblica la tutela della biodiversità, dell’ambiente e degli animali – nonché per l’impegno di questi partiti a incentivare i sistemi intensivi d’allevamento degli animali. Le ong assicurano, infine, che non faranno mancare la loro attenzione alle scadenze che aspettano i nuovi Governo e Parlamento: mancano ancora i decreti attuativi sul superamento dell’uso degli animali nei circhi, sul divieto di triturazione dei pulcini, sull’eliminazione delle gabbie. E la sorte di 6mila visoni non più allevabili è ancora incerta.
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