”La protezione degli animali durante il trasporto prevista dal diritto dell’Ue non cessa alle frontiere esterne dell’Unione”. Lo sostiene una sentenza pubblicata oggi dalla Corte di giustizia europea a Lussemburgo, di particolare importanza in quanto garantisce il benessere degli animali fino al luogo di destinazione nei Paesi terzi. E’ un organo giurisdizionale tedesco che ha posto la domanda pregiudiziale alla Corte Ue su una controversia che vede le autorità pubbliche di Kempten (Germania), negare ad una società tedesca lo sdoganamento di una partita di bovini destinati all’Uzbekistan (7mila km). Il giornale di viaggio non prevedeva alcun punto di riposo e di trasferimento per la parte del percorso che si sarebbe svolto, durante circa 146 ore, nel territorio di Paesi terzi. Per i giudici europei invece, ”affinché il trasporto che comporta un lungo viaggio di equidi, bovini, ovini, caprini e suini possa essere autorizzato dall’autorità competenti del luogo di partenza, il giornale di viaggio deve mostrare che il trasporto rispetterà, in particolare, gli intervalli di abbeveraggio e di alimentazione nonché la durata dei periodi di viaggio e di riposo”. Qualora il giornale di viaggio non risponda a questi requisiti, l’autorità può esigere una modifica delle modalità di svolgimento del trasporto.
(ANSA).