AGGIORNAMENTO DELL’11 DICEMBRE 2021 – AL GIGLIO MANCANO DA TRASFERIRE 10 MUFLONI
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“Al momento mancano circa una decina di mufloni da trasferire e mettere in salvo”. Lo dice a LaPresse l’associazione ‘irriducibili liberazione animali’ che ieri ha trasferito un altro muflone dall’Isola del Giglio al centro di recupero animali selvatici della Maremma di Semporniano. Lunedì scorso altri sei animali, considerati alloctoni sull’isola in provincia di Grosseto, erano stati trasferiti al centro di recupero, dopo le proteste di diverse associazioni animaliste che si erano apposte all’abbattimento degli animali e all’accordo trovato tra le associazioni e il Parco Naturale dell’Arcipelago Toscano.
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POST DEL 30 NOVEMBRE 2021
Intesa tra il Parco Arcipelago Toscano e le associazioni ambientaliste Lav e Wwf per i mufloni dell’Isola del Giglio, in provincia di Grosseto. Nell’accordo sottoscritto oggi il parco si impegna a “sospendere le operazioni di abbattimento dei mufloni previste dal progetto Let’s Go Giglio”, a “intensificare le operazioni di cattura e trasporto presso altre località con modalità che tengano conto del benessere animale”, a “costituire un gruppo di lavoro formato da esperti e tecnici designati e da rappresentanti delle associazioni firmatarie”. Il gruppo dovrà “accogliere le offerte di disponibilità e stabilire entro il termine di 30 giorni dalla sua istituzione le migliori destinazioni per gli animali che garantiscano il loro benessere” oltre che “assicurare per quanto possibile il confinamento preventivo dei mufloni in area adatta ai bisogni degli animali e sicura”.
GLI ANIMALI SARANNO CATTURATI E TRASLOCATI IN AREE IDONEE
L’accordo provede anche che siano allocate “risorse economiche necessarie alla realizzazione delle attività descritte” e disposti “controlli in collaborazione con i Carabinieri Forestali per contrastare l’ingresso di specie selvatiche non autoctone sull’isola del Giglio”. L’accordo impegna anche le associazioni firmatarie a “designare un proprio rappresentante ciascuna nel gruppo di lavoro citato” e a “collaborare alle operazioni di cattura, trasporto e sterilizzazione dei mufloni”. Nelle premesse si riconosce che i mufloni sono considerati “animali non autoctoni, alieni invasivi” e che i mufloni presenti sull’isola sono tra i 40 e gli 80 esemplari. “Tante, troppe parole e proclami in questi giorni – scrive Lav – ma ora abbiamo sottoscritto con il Wwf un accordo aperto alla firma delle altre associazioni disponibili: i mufloni saranno catturati per essere traslocati in altre aree dove gli sarà garantita vita e benessere”. Michela Vittoria Brambilla, protagonista pochi giorni fa di un accordo annunciato con il presidente del Parco (poi parzialmente smentito), contemporaneamente su twitter parla di altri incontri da programmare per decidere il destino dei mufloni…
Venerdi scorso ho chiuso accordo con parco arcipelago toscano, fermati gli abbattimenti e salvati i #mufloni. Questa settimana, come presidente dell intergruppo parlamentare per i diritti degli animali insieme alla vicepresidente, mi sto occupando del trasferimento in aree sicure pic.twitter.com/R1nRZUuL9D
— Michela V. Brambilla (@mvbrambilla) November 30, 2021
Su 24zampe: Volo Sudafrica-Rwanda per salvare 30 rinoceronti da bracconieri
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AGGIORNAMENTO DEL 6 DICEMBRE 2021 – L’INTERGRUPPO DIRITTI ANIMALI INVESTITO DELLA QUESTIONE MUFLONI
L’intergruppo parlamentare per i diritti degli animali sarà costantemente informato sulle modalità di cattura e trasferimento dei mufloni dell’isola del Giglio (Grosseto). È questo l’esito dell’incontro alla Camera tra una delegazione dell’intergruppo, presieduto dall’onorevole Michela Vittoria Brambilla, e il presidente del Parco Arcipelago Toscano Giampiero Sammuri. All’incontro hanno partecipato, oltre a Brambilla, la vicepresidente senato Loredana De Petris e il senatore Gianluca Perilli. “Otto giorni fa – spiega sulla sua pagina facebook l’onorevole Brambilla – mi sono accordata con il presidente Sammuri che ha fermato gli abbattimenti dei mufloni del Giglio. Dopo anni di uccisioni e dopo l’abbattimento, proprio il giorno precedente, di altri 4 animali, sono felice ed orgogliosa di avere trovato l’intesa a seguito della quale il presidente ha richiamato immediatamente i cacciatori. Gli abbattimenti sono stati quindi sospesi per procedere allo spostamento degli animali in altre aree. Così i mufloni hanno avuto salva la vita”. Quindi, la seconda tappa. Spiega l’ex ministro: “In qualità di presidente dell’intergruppo per i diritti degli animali, insieme con i colleghi De Petris e Perilli, ho incontrato il presidente Sammuri per condividere, con trasparenza e chiarezza, le modalità di cattura e trasferimento dei mufloni. L’intergruppo, espressione del Parlamento, eserciterà la sua funzione di controllo con l’intento di garantire anche un apporto costruttivo all’ente parco. Grazie al presidente Sammuri per la rinnovata disponibilità e grazie a tutti coloro che sostengono questa battaglia. Io – conclude Brambilla – non mollo mai”. (LaPresse)