Per la prima volta in Italia è stato catturato in natura un individuo di sciacallo dorato (Canis aureus), rilasciato in Friuli Venezia Giulia dopo essere stato dotato di radiocollare e non prima di averlo “battezzato” Yama. Simile a un lupo di taglia ridotta, lo sciacallo dorato è un animale estremamente adattabile molto diffuso in tutta l’Europa centrale e sud-orientale, in Medio Oriente, in Africa. Ha colonizzato spontaneamente il territorio della regione Friuli Venezia Giulia a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta, proveniente dai Balcani. Presente anche in Veneto, nelle province di Belluno e Treviso. Si nutre di piccoli ungulati, lepri, nutrie, uccelli e uova, insetti, resti abbandonati da altri animali, frutta e anche radici. L’operazione di cattura è stata condotta dal personale del Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali (Di4A) dell’Università di Udine nella mattinata del 14 agosto scorso, nel territorio della Riserva Naturale Regionale dei Laghi di Doberdò e Pietrarossa (Gorizia), nell’ambito del programma di monitoraggio del progetto Europeo Interreg Italia-Slovenia Nat2Care.
YAMA E’ UN MASCHIO ADULTO DI 14KG CHE VIVE CON MOGLIE E DUE FIGLI
Yama – dal nome dei due operatori che hanno contribuito al suo monitoraggio nelle fasi di pre e post cattura – è il secondo sciacallo dorato munito di radiocollare in Italia dopo Alberto, esemplare trovato ferito a Osoppo (Ud) in seguito a un investimento stradale e rimesso in libertà lo scorso aprile, dopo averlo curato. Si tratta di “un individuo maschio adulto territoriale, che vive con il suo branco composto dalla compagna e da due figli nati ad aprile sul territorio della Riserva Naturale dei laghi di Doberdò e Pietrarossa. Pesa 14 chili e la sua dieta è prevalentemente composta da micro mammiferi (piccoli roditori), lepri e da carcasse di animali morti”, spiega Stefano Filacorda, ricercatore e coordinatore degli studi sulla fauna selvatica dell’Università di Udine. Oltre alla predisposizione del radiocollare, aggiunge il ricercatore, l’esemplare “è stato sottoposto a prelievi di sangue, feci e pelo utili alla raccolta di informazioni sullo stato sanitario del soggetto e della popolazione, e alla valutazione dei livelli di cortisolo, un ormone legato ai fattori di stress”. (nella foto sotto – da Wikipedia – un lupo grigio e uno sciacallo dorato impagliati al Museo di Zoologia di San Pietroburgo. Si notano le dimensioni più piccole e il muso più stretto dello sciacallo)