Nelle prossime settimane verrà realizzato l’annuale censimento del cervo sardo, in programma dal 10 al 12 settembre nell’Oasi Wwf di Monte Arcosu, in provincia di Cagliari. I volontari potranno aderire al progetto affiancando operatori esperti nelle operazioni di conteggio attraverso l’ascolto delle tipiche vocalizzazioni dei maschi in periodo di accoppiamento, nelle ore serali, dalle 19 alle 22. Tutti gli appassionati, esperti e non, che vogliono partecipare, possono iscriversi entro il 7 settembre (per chi fosse interessato a queste attività, anche il Parco delle Foreste Casentinesi organizza un censimento del cervo e del lupo, ne abbiamo parlato qui su 24zampe: in questo caso l’iscrizione è entro il 10 settembre).
E’ la foresta di macchia mediterranea più estesa dell’intero bacino del Mediterraneo. Scrigno di biodiversità, la Riserva Wwf di monte Arcosu è uno dei parchi naturali della Sardegna e uno degli ultimi regni del cervo sardo. A causa della caccia, del bracconaggio e della perdita di habitat, il cervo sardo negli anni Settanta ha rischiato l’estinzione. Il Wwf, grazie anche a una forte mobilitazione popolare, ha consentito la salvaguardia della sottospecie fino ad ottenerne una crescita graduale nel comprensorio e in altre aree della Sardegna.
Corpo snello ed elegante, arti esili, ma molto forti, il cervo sardo si distingue dalla specie europea per alcuni caratteri morfologici di adattamento alle condizioni di insularità. Su 24zampe abbiamo già parlato di lui, qui, ricordando l’uscita di un documentario sui duemila anni di storia del cervo della Sardegna e della Corsica. Le dimensioni del corpo sono inferiori rispetto a quelle del cervo europeo: il maschio raramente raggiunge il peso di 130 kg, mentre la femmina non supera i 70-80 kg. E anche il mantello, liscio e fitto, è di colore più scuro rispetto al cervo rosso. Nel periodo degli amori, da fine agosto agli ultimi giorni di settembre, i maschi in grado di riprodursi, si isolano dai più giovani per l’accoppiamento.
L’harem viene segnalato e difeso anche attraverso il bramito, tipico verso dei maschi riproduttivi, emesso durante la stagione degli amori. Il censimento, infatti, è effettuato calcolando il numero di maschi bramenti a settembre, nel periodo di maggiore attività e da questo dato si può poi stimare la popolazione di cervi nell’area monitorata, che in media è presente in un rapporto di 4 femmine/giovani per ogni maschio bramente. (Kronos)