AGGIORNAMENTO DEL 14 MARZO 2018 IN CODA – LAV E ENPA: “PETIZIONE DEMAGOGICA”
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QUI SU 24ZAMPE AGGIORNAMENTI SUL PIANO LUPO: QUALI REGIONI VOGLIONO GLI ABBATTIMENTI?
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POST ORIGINALE
Sta registrando un vero e proprio boom di firme la petizione online, lanciata dall’assessore altoatesino per l’agricoltura Arnold Schuler, per chiedere più competenze alla Provincia di Bolzano per la gestione del lupo. In poco più di 24 ore sono state raccolte 12mila firme. La petizione chiede a Bruxelles “che si adottino immediatamente le necessarie misure per abbassare il livello di tutela del lupo”, mentre a Roma “che si adottino immediatamente le necessarie misure per rendere possibile il prelievo controllato del lupo in Alto Adige, in armonia con le direttive europee”. Nei giorni scorsi un lupo è stato avvistato nella valle dell’Adige tra Bolzano e Merano, addirittura in pieno giorno nel zona artigianale del paesino di Terlano. La scorsa notte un lupo avrebbe invece sbranato un capriolo nei pressi del lago di Costalovara sul Renon, sopra Bolzano, informa il portale news altoatesino Stol.it. (Ansa)
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AGGIORNAMENTO DEL 14 MARZO 2018 – LAV E ENPA: “PETIZIONE DEMAGOGICA”
“Demagogica, fuorviante, politicamente debole”: così Lav ed Enpa definiscono la petizione contro il lupo lanciata dall’assessore provinciale all’agricoltura di Bolzano, Arnold Schuler, che nel frattempo ha superato le 17mila sottoscrizioni. Secondo le due associazioni animaliste, “la petizione, indirizzata a Commissione europea e governo italiano, rappresenta la prosecuzione della demagogica campagna di demonizzazione del lupo sostenuta da anni dall’amministrazione provinciale altoatesina”. “Sarebbe meglio che l’assessore Schuler, ottemperando al mandato politico affidatogli dai suoi concittadini, si impegnasse per favorire la convivenza con il lupo, come già accade nella confinante provincia di Trento, a meno che la petizione non rappresenti il primo segnale della campagna elettorale per le prossime elezioni provinciali che si terranno a ottobre. Nel qual caso costituirebbe un altro tentativo di scaricare sul lupo le responsabilità di un’amministrazione priva di ogni prospettiva che possa favorire la coesistenza, così come imposto dalle norme europee”, concludono Lav ed Enpa.