Allevamenti intensivi, macelli e canili sono finiti sotto la lente di ingrandimento degli uomini dei Carabinieri dei Nas che negli ultimi mesi hanno eseguito 2.148 controlli dei quali 763 sono risultati non conformi. Durante l’attività, svolta di concerto con il ministero della Salute, sono state segnalate 530 persone alle Autorità Amministrative e 156 a quelle Giudiziarie. Le sanzioni penali sono state 392 e 1.017 quelle amministrative per un importo complessivo di 1.267.600 euro. Sequestrati 887.826 animali da reddito e 590 d’affezione, 108 le strutture chiuse o sequestrate per un valore complessivo di 67.344.000 euro. Gli illeciti più ricorrenti hanno riguardato: inosservanza sulla corretta identificazione degli animali; carenze igienico-strutturali; inosservanza alle norme sull’uso dei farmaci veterinari; irregolarità dei criteri di protezione negli allevamenti e nei trasporti e delle norme sulla produzione e l’igiene dei mangimi. Sono stati riscontrati anche illeciti di natura penale, quali il maltrattamento di animali, la produzione e macellazione di carni non autorizzata e l’abbandono di animali. Fra i casi segnalati c’e’ stato un canile lager a Cosenza. A Napoli sono stati sequestrati 15 cani di razza “pit bull terrier” e “american stafforshire terrier”, per un valore complessivo di 44.000 euro. A Ragusa e’ stato denunciato un funzionario di un comune della provincia di Siracusa, ritenuto responsabile di uccisione di animali per aver consentito il ricovero all’interno dell’ambulatorio veterinario comunale di 11 cuccioli di cani randagi, successivamente deceduti, sebbene non fosse assicurata la prescritta assistenza sanitaria ed i locali risultassero in pessime condizioni igienico strutturali. Tutti i dettagli sul sito del ministero della Salute, qui.
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