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FIERACAVALLI, VERONA, FINO A DOMENICA 29 OTTOBRE
Fino a domenica 29 ottobre Verona è la capitale mondiale dello sport equestre. La 119esima edizione di Fieracavalli occupa infatti quasi il 40% della superficie del quartiere di Veronafiere le aree dedicate allo sport con tre padiglioni, 35mila metri quadrati, seimila posti in tribuna, 150 box per i cavalli iscritti e oltre mille persone impiegate. In primo piano la 17/a edizione di “Jumping Verona”, l’unica tappa italiana della Longines FEI World Cup. A rappresentare la squadra azzurra nella competizione, con un montepremi di 423mila euro, Emilio Bicocchi, Piergiorgio Bucci, il numero 2 al mondo Lorenzo De Luca, Juan Carlos Garcia, Emanuele Gaudiano, Giulia Martinengo Marquet, Luca Marziani e Alberto Zorzi, guidati dal team manager e selezionatore della nazionale italiana senior, Roberto Airoldi. A questi cavalieri si aggiunge (senza partecipare al Gran Premio) Massimiliano Ferrario, vincitore della classifica del circuito dei Gran Premi Italia 2017. Grande attesa anche per il CSI 2/o internazionale (370 binomi in gara e 56mila euro di montepremi) e per la Coppa delle Regioni Pony, il Trofeo Pony, la Coppa dei Campioni Pony e il Progetto Sport, tutte manifestazioni targate Fise (Federazione Italiana Sport Equestri). Tra le novità l’horseball, disciplina a metà tra basket e rugby da giocare rigorosamente in sella, con un torneo a quattro squadre che vedrà sfidarsi 24 tra i migliori giocatori da Francia, Spagna, Belgio, Portogallo e Italia. Fanno ritorno a Verona anche le Kur di Dressage con la campionessa Valentina Truppa e il suo fedele compagno Chablis, il cavallo più titolato del dressage italiano.
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MANIFESTAZIONE NO-CIRCO, ROMA, SABATO 28 OTTOBRE 2017
No all’utilizzo degli animali negli spettacoli circensi. Animalisti Italiani Onlus sabato 28 ottobre, dalle ore 17:00 alle ore 19:00, insieme al suo Presidente, Walter Caporale, si ritrova di fronte al tendone del circo “Miranda Orfei” in Via Ermanno Wolf Ferrari, nel quartiere romano dell’Infernetto, per un nuovo presidio di protesta, dopo quello dello scorso venerdì. L’iniziativa nasce dalla volontà dell’associazione di denunciare le condizioni in cui vengono costretti gli animali utilizzati negli spettacoli che andranno in scena fino a domenica 5 novembre. “Ippopotami, giraffe e cammelli, infatti, si trovano a vivere all’interno di recinti situati alle spalle del tendone del circo, a ridosso immediato di Via Ermanno Wolf Ferrari e a pochi metri dalla trafficatissima Via Cristoforo Colombo. Il rumore delle vetture che passano di continuo, il suono dei clacson, per non parlare dell’alto tasso di inquinamento atmosferico della zona, rischiano di rappresentare per questi malcapitati animali delle fonti di stress e di minaccia per la loro salute, non indifferenti”, spiegano gli animalisti.
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GROOMING ASINELLI, SALA BIELLESE (BI), DOMENICA 29 OTTOBRE 2017
In uno scenario ancora più spettacolare del solito, tra foglie in tutte le sfumature del giallo e del rosso, è di nuovo tempo di Grooming Day: domenica 29 ottobre il Rifugio degli Asinelli di Sala Biellese (Bi) invita tutti gli amanti degli animali a entrare nei recinti per spazzolare gli ospiti dalle lunghe orecchie. Al mattino (a partire dalle 11) e al pomeriggio sarà possibile diventare “groom per un giorno” e, guidati dallo staff del centro, imparare a prendersi cura degli asini utilizzando brusche e striglie. I visitatori potranno entrare nei recinti per incontrare gli asinelli senza barriere e vivere un’esperienza unica a contatto con questi straordinari animali. Il Pedibus (visita guidata a cura dei volontari) permetterà di conoscere ancora meglio loro e quello che il Rifugio degli Asinelli fa per proteggerli, mentre “doc Thomas” metterà a disposizione il suo fonendoscopio per sentire il battito del loro cuore. La partecipazione alle attività del Grooming Day è gratuita; chi vorrà aiutare il Rifugio a sostenere le spese per le cure dei 144 asinelli e muli residenti, in molti casi salvati da maltrattamento e abbandono, potrà fare una donazione, adottare a distanza un asinello per un anno con 24€ o acquistare i gadget solidali, inclusi i calendari da muro e da tavolo.
I bambini sotto i 6 anni devono essere accompagnati nei recinti da un adulto. Si raccomanda l’utilizzo di scarpe e abbigliamento pratico e adatto all’esterno. In caso di forte maltempo, l’evento sarà annullato. Il Rifugio degli Asinelli ONLUS si trova in via per Zubiena 62 a Sala Biellese (BI) ed è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 17. Buona parte del Rifugio è facilmente accessibile anche per i visitatori in sedia a rotelle, con difficoltà motorie o che spingono passeggini e carrozzine. La toilette è attrezzata per le persone diversamente abili. I cani (al guinzaglio) sono benvenuti. Sito internet www.ilrifugiodegliasinelli.org (Comunicato)
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MOSTRA FOTOGRAFICA, MILANO, FINO AL 10 DICEMBRE 2017
Torna a Milano la mostra di fotografie naturalistiche più prestigiosa al mondo. Quella dell’anno scorso è stata un’edizione davvero speciale per l’Italia, che ha visto premiati dalla giuria del Wildlife Photographer of the Year ben otto talenti nostrani. L’appuntamento con le foto più belle è, come di consueto, alla Fondazione Luciana Matalon, fino al 10 dicembre 2017. L’esposizione presenta cento immagini della 52esima edizione del premio (mentre è già in corso la 53esima, ne abbiamo scritto qui su 24zampe) che riflettono la bellezza e la diversità della natura, evidenziando la fragilità della fauna selvatica sul nostro pianeta attraverso uno sguardo emozionante e consapevole. Questo a partire dal massimo riconoscimento, il Wildlife Photographer of the Year, assegnato dal concorso indetto dal National History Museum di Londra al fotografo americano Tim Laman per lo scatto realizzato nella foresta pluviale indonesiana, “Vite intrecciate” (prima foto sotto), che mostra un orangutan del Borneo in via di estinzione a causa della perdita di habitat e del commercio illegale di animali da compagnia. E poi il sedicenne Gideon Knight dal Regno Unito, che ha vinto il Young Wildlife Photographer of the Year con l’immagine fiabesca “La luna e il corvo”, ripresa vicino alla sua casa di Londra, tra i ramoscelli di un albero di sicomoro che si staglia contro il cielo azzurro e la luna piena (secondo foto sotto). Gli italiani in concorso hanno vinto per le categorie Rettili, anfibi e pesci il lombardo Marco Colombo, con “Piccolo Tesoro”; per Piante e funghi il veneto Valter Binotto con “La composizione del vento”; per Sul territorio il valdostano Stefano Unterthiner con “Spirito delle montagne”. Sono inoltre giunti finalisti Walter Bassi, con Verme ipnotico (categoria Invertebrati), Hugo Wassermann, con Ritiro alpino (categoria Ambiente urbano), Fortunato Gatto con Dopo la tempesta (categoria Terra), Stefano Baglioni con Piccola Stella (categoria Piante e funghi) e Nicola Di Sario con Luce degli occhi (categoria Bianco e nero). L’esposizione ha il patrocinio del Comune di Milano e torna sotto la Madonnina grazie all’Associazione culturale Radicediunopercento, che propone anche serate di approfondimento e presentazione di libri con rinomati fotografi di natura alla Casa della Cultura e alla Fondazione Matalon. Domani sera, sabato 28 ottobre, il primo incontro con Marco Urso, autore dell’anno Fiaf 2017 e tra i premiati al Wildlife Photographer of the Year 2017 53° edizione, con lo scatto Kamchatka, giunto finalista nella categoria Mammiferi. Alla Casa della Cultura in Via Borgogna 3 a Milano, alle 21, l’autore presenta “L’occhio del fotografo”, la macchina fotografica come strumento per scoprire e documentare la natura e il mondo. Qui il programma completo. Nella foto sopra, Sam Hobson (Regno Unito) con lo scatto “Un vicino ficcanaso”, immagine scelta per la comunicazione in Italia.
Wildlife Photographer of the Year
6 ottobre – 10 dicembre 2017
Fondazione Luciana Matalon
Foro Buonaparte 67 – 20121 Milano (vicino al Teatro dal Verme)
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MOSTRA PALEOAQUARIUM, GENOVA, FINO AL 31 MARZO 2018
Fino a marzo 2018 presso la Galleria Atlantide dell’Acquario di Genova una mostra sugli animali marini nella preistoria. “Paleoaquarium, il mare al tempo dei dinosauri”, curata dai paleontologi Stefania Nosotti e Simone Maganuco, è realizzata da Costa Edutainment spa in collaborazione con gli Experience Designer di ETT spa e lo studio paleontologico Prehistoric Minds. 500 mq di spazio espositivo, 5 ricostruzioni in scala 1:1, 315 mq di illustrazioni a parete in scala 1:1, 3 esperienze multimediali, un’area VR con 10 postazioni di Realtà Virtuale composte da sedute movimentate e Samsung Gear VR per un viaggio a 360° nel tempo e nello spazio. 180 secondi di video immersivo, consentono al visitatore di immergersi negli Oceani preistorici alla scoperta dei grandi predatori marini di allora. Punti forti dell’esposizione, per l’impatto spettacolare che hanno sul pubblico, sono le ricostruzioni degli animali acquatici del passato: un esemplare del plesiosauro Cryptoclidus dal lungo collo, rettile acquatico estinto conosciuto dai più per aver ispirato la leggenda del mostro di Loch Ness; il pliosauro Liopleurodon, strettamente imparentato con i plesiosauri, ma caratterizzato da collo breve e da fauci enormi; l’ittiosauro Ophthalmosaurus, che con la forma del suo corpo, lungo 4-5 metri, rimanda ai delfini dei giorni nostri; il calco di un cranio di Dunkleosteus “pesce” primitivo simile come morfologia esterna alle forme attuali, ma non imparentato con esse; Dunkleosteus visse circa 370 milioni di anni fa, era lungo circa 6 metri e pesava circa una tonnellata. Ultimo modello in mostra quello delle mascelle gigantesche del megalodonte (Charcharocles megalodon), lo squalo più grande che sia mai esistito.
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ANIMAL STARS, TORINO, FINO ALL’8 GENNAIO 2018
Ci fanno ridere e piangere, ci riempiono di tenerezza o di paura, ci stupiscono, ci lasciano col fiato sospeso, ci fanno desiderare di averli al nostro fianco. Sono gli animali al cinema, veri e propri divi, diventati spesso icone e motivo di successo per una pellicola. A loro il Museo Nazionale del Cinema di Torino dedica la mostra ‘Bestiale! Animal Film Stars’. Curata da Davide Ferrario e Donata Pesenti Campagnoni è in programma fino all’8 gennaio. “Siamo molto orgogliosi – dice il presidente del Museo, Paolo Damilano – di ospitare questa mostra dedicata al rapporto tra cinema e animali frutto di un grande lavoro d’equipe e con collaborazioni con importanti istituzioni internazionali. Si aggiunge alle tante iniziative realizzate in questi primi 6 mesi che hanno portato bel 20 mila visitatori in più rispetto allo scorso periodo dello scorso anno”. La mostra presenta in dieci sezioni 270 animali-attori attraverso più di 440 fra fotografie, manifesti, storyboard, costumi di scena, memorabilia e animatronics oltre a sequenze di film assemblati in 16 montaggi speciali. Duecentottanta i film documentati e due i temi principali, l’animale star e la relazione tra personaggio e interprete e l’animale-attore, dalla ‘recitazione animale’ all’uso sempre più predominante di effetti speciali digitali e animatronics. Nei primi cinquant’anni della sua storia, spiega Ferrario, “il cinema ha presentato gli animali sotto una doppia veste, quella di amici o nemici dell’uomo e quella in cui sono simili agli uomini”. L’antropomorfizzazione “è una formula che funziona sempre – continua il regista – molto spesso a costo della dignità dei diretti interessati, ma umanizzare le bestie può anche servire a rovesciare la prospettiva, cioè non si ride più perché gli animali sono ridicoli ma perché ci possono far ridere di noi stessi”. “Nella vita di ciascuno di noi c’è un animale icona fra quelli del cinema”, aggiunge la Pesenti, che è anche la direttrice pro tempore del Museo del Cinema di Torino. “L’idea dell’esposizione – spiega – è nata dopo la morte di Uggie, il cane da Oscar di ‘The Artist’ di cui tutta la stampa ha parlato. Questo ci ha fatto capire quanto la nostra vita sia segnata dagli animali dello schermo”. Fra gli ospiti John Cox, Oscar per gli effetti speciali per ‘Babe’ e mago degli animatronics: “Il mio lavoro – sottolinea – è ottenere dagli animali quello che non puoi e non devi chiedere a loro”. (nella foto un fotogramma del film “Belle e Sebastien”).
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VIDEO-INSTALLAZIONE, VARESE, FINO AL 4 MARZO 2018
Ispirandosi alla favola “Comare volpe e compare lupo”, l’artista statunitense Robert Wilson ha realizzato una video-installazione per la collezione permanente di Villa Panza, storica dimora a Varese che fa parte del patrimonio del Fai. L’opera è composta da un trittico di video interconnessi: tre ritratti del lupo, della volpe e dell’agnello, gli animali protagonisti della favola della tradizione napoletana inserita anche nella raccolta ‘Fiabe italiane’ di Italo Calvino edita nel 1956, inseriti in un paesaggio onirico e surreale. Completa l’installazione la musica del duo statunitense CocoRosie, diffusa nella stanza. Per il suo lavoro inedito Wilson si è lasciato ispirare dalla storia di un ‘patto’ tra la volpe e il lupo rotto a causa dell’ingordigia, con conseguente vendetta. “Spesso le persone mi chiedono quali siano le idee che stanno dietro le mie immagini – ha spiegato Wilson durante la presentazione – io rispondo che non interpreto il mio lavoro, l’interpretazione è per gli altri. Le favole sono una fonte di ispirazione, dare un significato a questo lavoro limita la sua poesia e la possibilità di far nascere altre idee”. Fino al 4 marzo 2018 è aperta a Villa Panza la mostra ‘Tales’ di Robert Wilson e, una volta chiusa l’esposizione, la video-installazione entrerà a far parte della collezione permanente assieme all’opera ‘A House for Giuseppe Panza’.
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MOSTRA DINOSAURI, NAPOLI, FINO AL 5 NOVEMBRE 2017
Passeggiare nella riserva Wwf degli Astroni adesso è come fare un salto nel passato. Un salto nella preistoria. Fino al 5 novembre, agli Astroni arrivano i dinosauri della mostra ‘Dinosauri in Carne e Ossa’. La mostra evento a tema preistorico sbarca così a Napoli in una veste molto suggestiva e unica. L’esposizione si sviluppa su un percorso di oltre sei chilometri, lungo circa un paio d’ore, circondati dalla natura incontaminata e dai suggestivi interni della Torre Borbonica. Camminando si incontrano ricostruzioni di dinosauri a grandezza naturale di una quarantina di animali estinti tra cui dinosauri iconici come il temibile T-rex e il gigantesco Diplodoco. Mascotte della mostra è ‘Ciro’, cucciolo di dinosauro campano. “Con questa edizione napoletana della mostra – ha spiegato – Simone Maganuco, paleontologo e tra i curatori della mostra – abbiamo scelto di focalizzarci sul tema dell’estinzione, proponendolo nell’itinerario di visita, nell’attività didattica e negli eventi”. L’obiettivo dell’allestimento scelto è “coinvolgere i visitatori con un intrattenimento di qualità, appassionandoli alla scienza, alla paleontologia e alla storia della vita in tutte le sue forme”. La mostra è realizzata da GeoModel con la collaborazione di Wwf Oasi ed è promossa dall’associazione Paleontologica A.P.P.I. Oltre ad ammirare le riproduzioni di dinosauri, sarà possibile scoprire perché si sono estinti, comprendere la dinamica evolutiva adattamento/estinzione e la necessità di tenerne conto anche oggi nell’approccio dell’uomo verso la natura. “Una mostra di tale portata non può che avere obiettivi ambiziosi – ha concluso – Antonio Canu, presidente di Wwf Oasi – tra cui il contatto dei bambini con l’Oasi Wwf Cratere degli Astroni, un vero e proprio gioiello naturale a due passi dal centro città. Sarà l’occasione per molti di loro per scoprire una realtà nuova di cui Napoli può vantarsi”. La mostra è aperta il venerdì pomeriggio dalle 14 alle 18,30; il sabato, domenica e festivi dalle 9,30 alle 18.30.