Miami mette al sicuro i suoi animali quando all’uragano Irma manca una giornata per arrivare a colpire la terraferma in Florida. In attesa dell'”impatto”, previsto stamattina intorno alle otto, si è lavorato alacremente per tutto il sabato anche perchè è impossibile dimenticare i 700mila animali che hanno perso la vita nella tragedia di Katrina. E così, se per gli addetti del parco zoologico di Miami quella di ieri è stata una giornata lunghissima, anche i centri d’accoglienza per animali domestici operano a pieno regime, seppure con qualche problema di accoglienza. Questa la situazione, in un’area in cui le persone evacuate sono sette milioni e a Miami, da ieri sera, è stato istituito il coprifuoco.
ALLO ZOO POCHI SPOSTAMENTI
Uccelli come Peanut, un avvoltoio bianco a grave rischio d’estinzione, o i fenicotteri rosa sono stati ricollocati in un bunker in cemento fortificato, insieme ad altri animali, già dalla mattinata di ieri. Ma Irma, una delle tempeste atlantiche più forti del secolo, fa paura. “Siamo molto preoccupati per il funzionamento dei generatori di corrente perché il sistema di pompaggio per l’acquario e altri dispositivi sono vitali per gli animali”, ha dichiarato Ron Magill, direttore della comunicazione dello Zoo. “Se si fermano, l’acqua non viene ossigenata e gli animali muoiono”. I forti venti, il previsto innalzamento di quasi 5 metri del livello del mare e le precipitazioni minacciano danneggiamenti diffusi e il pensiero corre all’uragano Andrew, che colpì duramente lo zoo nel 1992, causando la perdita di cento dei 300 uccelli e cinque altre vittime tra gli animali. Ma dopo quell’esperienza, i recinti sono stati fortificati e così grandi animali come leoni, elefanti e scimmie oggi non sono stati evacuati. Lo zoo ha trasferito animali più piccoli e più fragili, come i fenicotteri rosa, nei bunker in calcestruzzo. Lo spostamento di animali selvatici, però, non è assente esso stesso da pericoli. “Lo stress di uno spostamento da una zona familiare per loro è enorme”, spiega Magill. Ma il rischio è necessario per evitare una replica del 1992, quando dopo il passaggio di Andrew i fenicotteri furono trovati in un bagno pubblico, ha aggiunto. (nella foto sopra lo spostamento del giaguaro e, sotto, i fenicotteri, un porcospino e Peanut, l’avvoltoio bianco)
PETS AL SICURO
Centri ricreativi e palestre scolastiche accolgono da giorni le famiglie sfollate che potrebbero trovarsi a rischio a causa dell’arrivo dell’uragano Irma. Ma non tutti i rifugi accettano animali domestici. Già nel pomeriggio di venerdì, inoltre, i pochi rifugi pet-friendly di Miami erano pieni o vicini a esserlo. A Miami-Dade l’amministrazione ieri è stata costretta ad aprire un altro ricovero che accettasse animali domestici, il Miami Lakes Educational Center and Technical College. Ma dopo poche ore era già al completo. Polemiche anche per un altro rifugio, Highland Oaks Middle School, che accettava i pets ma non aveva più posto per i padroni, ai quali chiedeva di lasciare gli animali nei trasportini con il cibo e andare alla ricerca di una sistemazione “umana” altrove. Secondo una fonte comunale, gli animali domestici rifugiati sarebbero circa un migliaio. L’associazione Akc-American kennel club ha diffuso qui da giorni un elenco di strutture in Florida che ospitano animali domestici. (nelle foto sotto cani al Miami-Dade County Fair Expo Center, al West Boynton Park and Recreation Center di Boynton e un rifugio privato per 20 cani e 21 gatti a Hollywood, Florida)