AGGIORNAMENTO DELLE 17 – GIOVANARDI IN PIAZZA CON I CIRCENSI
“Caro Silvio sono stato per cinque anni tuo Ministro e per altri quattro tuo Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e non posso credere che tu voglia la proibizione dell’uso degli animali nel circo”. Così Carlo Giovanardi senatore di Idea Popolo e Libertà si rivolge a Silvio Berlusconi. “Ho appena letto – prosegue – durante la manifestazione dei lavoratori del circo in piazza del Pantheon la struggente preghiera di Totò clown che supplica il Signore perché: “se qualche disgrazia dovesse accaderci, fa che avvenga dopo lo spettacolo, ed in ogni caso ricordati di salvare prima le bestie e i bambini”. Il Palio di Siena attira folle immense, l’ippoterapia è curativa, gli ippodromi sono aperti e il dressage è sport olimpico, i cani ci salvano da valanghe e terremoti, e milioni di italiani ne tengono almeno uno nei loro appartamento. Il mondo del circo auspica controlli sempre più stringenti sul benessere animale su cui tutti concordano. Mi rifiuto di credere che un liberale come te voglia la distruzione del circo attraverso assurde proibizioni, lasciando a pochi ricchi la possibilità di viaggi in paesi esotici dove purtroppo lì davvero per gli animali ogni giorno diventa una lotta feroce per la sopravvivenza”. (nelle foto Giorgio Onorati/Ansa la manifestazione di oggi a Roma)
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POST ORIGINALE
Il mondo del circo italiano scende oggi in piazza in difesa degli spettacoli con animali. Alla manifestazione di Roma aderiscono anche i rappresentanti della spagnola Asociacion Circos Reunidos, la Fédération Mondiale du Cirque presieduta da Stephanie di Monaco e l’European Circus Association, dando un peso “europeo” alla protesta. “Sul circo si gioca una battaglia ben più ampia e importante di quella per l’esibizione degli animali. In gioco c’è l’affermazione della libertà di scelta artistica e di impresa, oltre che la salvaguardia di un patrimonio storico e culturale plurisecolare. Bisogna lasciare ai cittadini la possibilità di scegliere quale spettacolo vedere. Sarò a Roma a fianco dei circhi italiani perché solo l’unità dei circhi su scala europea, in un impegno comune per le medesime finalità, potrà ottenere la vittoria per il nostro settore”, ha detto Vicente Barrios Presidente dell’Asociacion Circos Reunidos. Le richieste dell’Ente Nazionale Circhi avanzate al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini non hanno avuto ancora una risposta. Riguardano, fra i temi più urgenti e decisivi per il settore, anche la mancanza di aree attrezzate comunali e i finanziamenti largamente al di sotto del limite minimo della decenza. Ma in primo luogo la protesta del Circo è indirizzata all’imminente votazione del Ddl n. 2287-bis (atteso in Aula al Senato) che prevede la “graduale eliminazione dell’utilizzo degli animali nello svolgimento delle attività circensi”. Ne abbiamo scritto qui e qui su 24zampe, dando spazio alle posizioni animaliste e abolizioniste. “Se questo scenario si dovesse concretizzare ci sarebbero due gravi conseguenze per gli animali e per il mondo del circo italiano”, denuncia l’Ente Circhi. Innanzitutto, i circa duemila animali presenti nei circhi italiani rischierebbero “il crollo psicologico e persino la morte” se fossero allontanati dal circo, come dimostrerebbero “studi scientifici – spiega una nota – mai presi in considerazione dai politici italiani e dai media”. Inoltre, “se dovesse passare la legge, l’eliminazione degli animali nello svolgimento delle attività circensi porterebbe alla fine della tradizione del circo italiano, che nell’arte della pista fa scuola nel mondo da secoli: verrebbero meno un volume d’affari di 15 milioni di euro l’anno e migliaia di posti di lavoro”. La manifestazione a Roma in Piazza della Rotonda (Pantheon) è oggi, martedì 18 luglio alle ore 15. Sono attesi centinaia di artisti e direttori di complessi circensi, insieme a tutte le sigle rappresentative della intera categoria, affiancati in piazza da tante organizzazioni dello spettacolo popolare italiano. L’elenco degli enti aderenti è su www.circo.it.
- Qui abbiamo scritto della chiusura del circo Barnum, poche settimane fa.