Erano più di dieci mesi che i responsabili del progetto “Grifoni Osservati Speciali” cercavano notizie di Acale in giro per l’Europa, fino alla sorpresa di ieri mattina. Alle 09.50 le webcam puntate sulla colonia di grifoni che si riunisce nella riserva regionale naturale del Lago di Cornino, in Friuli Venezia Giulia, hanno ripreso proprio Acale, con il suo anello verde a numero di identificazione F63, nello stesso punto in cui fu restituito alla libertà il 4 settembre 2014, a poco più di sei mesi (nella foto di Adnkronos, Acale nel fotogramma ripreso dalla webcam).
“Qui compaiono esemplari dalla Bulgaria, dalla Serbia e persino da Israele, ma l’ultimo avvistamento di Acale risaliva 17 settembre 2014, sul litorale genovese – spiega Fulvio Genero, zoologo e responsabile scientifico del progetto di ripopolamento del grifone promosso dalla riserva friulana gestita dalla Cooperativa Pavees con il sostegno del Parco Natura Viva di Bussolengo – sarebbe stata una sconfitta e un dispiacere, considerando questa è una specie in pericolo critico di estinzione”.
Non si sa dove sia stato né quale rotta abbia seguito, ma Acale aveva evidentemente ben memorizzato il luogo in cui era nato tanto da tornare. E ha deciso di ricomparire proprio quando al Parco Natura Viva e al Lago di Cornino ci si prepara per un nuovo rilascio in natura, fissato per il 1 settembre: quello di suo fratello, nato tre mesi fa dallo stesso padre Dodo. Il grifone ora ventiduenne, fu donato dal Parco Natura Viva alla riserva friulana per riprodursi e svolgere il ruolo di capostipite di una rinnovata vitalità della specie “Gyps Fulvus”, meglio conosciuta come grifone. (Kronos)