“Ma quale arte, è solo spaccio di sangue”. Non si placa la bufera contro Hermann Nitsch e la sua mostra Das Orgien Mystherien Theater, prevista dal prossimo 10 luglio ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo dove, come già in precedenza, l’artista austriaco considerato uno dei massimi rappresentanti dell’Azionismo viennese, utilizza per le sue performance cadaveri di animali mutilati o crocifissi e il loro sangue. Un’espressione di efferatezza rivendicata da Nitsch ma rifiutata da chi ama gli animali. La mostra era prevista in un primo tempo a Città del Messico ma lì una petizione l’ha bloccata. In Italia dove da qualche giorno si tenta la stessa strada con una nuova petizione già sottoscritta da oltre 60mila persone, la bufera che contrappone le ragioni dell’arte a quelle degli animali e di chi li ama, non si placa.
“Io amo gli animali più di tutto”, ha assicurato oggi lo stesso Nitsch (nella foto) attraverso le colonne di un autorevole quotidiano rispondendo ai promotori della petizione. Ma “sono un drammaturgo e lavoro ad una nuova forma d’opera d’arte totale” e “un drammaturgo non può non confrontarsi col tragico, con la morte”. Comunque, chiarisce Nitsch, “ho acquistato la carne per le mie azioni nei macelli e gli animali erano già stati macellati a scopo alimentare prima della mia azione”.
Giustificazioni che non bastano e non convincono gli animalisti. “Evidentemente a corto di idee – attacca in risposta a Nitsch il presidente della Lega anti vivisezione, Gianluca Felicetti – l’esponente dell’Azionismo viennese da almeno vent’anni sguazza nelle viscere degli animali poiché questo fa sempre più notizia”. Ama gli animali? “Li ama così tanto, da (farli) morire. Sì perché non ci risulta che Nitsch sia vegano e che sia un’attivista per i diritti degli animali che mostra la violenza sugli animali, come facciamo noi animalisti, violenza che esiste eccome nella realtà, per farla concretamente fermare”.
Censura? “No – è la risposta di Felicetti – ma la libertà di ognuno di noi termina dove la togliamo a qualcun altro. E l’espressione artistica fa parte della vita terrena, con usi, costumi e leggi”. “Mai si permetterebbe di utilizzare dei cadaveri umani, manipolare i loro organi, per condannare la guerra, sarebbe illegale. Ma è illegale anche trattare animali uccisi per il consumo umano da personale non autorizzato e sezionare le carni non in laboratori conformi ai vincoli igienico-sanitari”. Per questo la Lav ricorda che “l’Assessore regionale alla Sanità Lucia Borsellino come il sindaco Leoluca Orlando potrebbero e dovrebbero vietare questo evento con l’intervento dell’ASP e con un’ordinanza. Altro che arte”.