“Iene nella città fantasma” è foto dell’anno Wpy. Premio anche a 17enne italiano

Una rara iena bruna guarda direttamente nell’obiettivo mentre si aggira di notte nella città fantasma di Kolmanskop, in Namibia, davanti ad una casa abbandonata e semidistrutta: è il bellissimo e spettrale scatto che ha vinto il Wildlife Photographer of the Year 2025, punto di riferimento per la fotografia naturalistica organizzato dal Natural History Museum di Londra. Le immagini saranno in mostra anche a Milano dal 15 novembre. I giudici hanno considerato questa foto (in alto) come la dimostrazione più evidente delle qualità necessarie per essere un fotografo naturalista di successo: curiosità, pazienza, talento e soprattutto perseveranza, visto che l’autore, il sudafricano Wim van den Heever, ha dedicato 10 anni a ottenere questa immagine.

PREMIATO UN 17ENNE ITALIANO PER LA FOTO DI UN COLEOTTERO NEL LAZIO

Un giovane fotografo italiano di 17 anni, Andrea Dominizi, si è invece imposto nella categoria Young Wildlife Photographer of the Year: la sua fotografia “After the Destruction” (Dopo la distruzione) (qui sotto, la prima della galleria), che immortala un coleottero della specie Morimus asper mentre sullo sfondo si stagliano i macchinari per il disboscamento, è stata fatta sui Monti Lepini, nel Lazio. L’immagine racconta due storie: da un lato i macchinari per il disboscamento, e dall’altro un piccolo coleottero della specie Morimus asper, che possiede la fondamentale capacità di riciclare il legno morto e che un gioco di prospettive fa apparire grande quanto i macchinari, come a sottolineare che il contributo di questi insetti all’ecosistema in cui vivono è infinitamente più prezioso di quanto le loro dimensioni lascino supporre. Nella categoria ‘ritratti’ troviamo un altro fotografo italiano, Philipp Egger, premiato grazie allo scatto “Shadow hunter” quasi del tutto buio illuminato solo dal luccichio arancione degli occhi di un gufo reale e dalla poca luce serale che cade sulle sue piume.

LE FOTO IN MOSTRA ANCHE A MILANO DAL 15 NOVEMBRE

Il concorso, giunto alla 61esima edizione, vede partecipare ogni anno migliaia di fotografi da tutto il mondo, che cercano di catturare in un singolo scatto la meraviglia del mondo naturale. Le 100 immagini vincitrici di quest’anno, che verranno esposte a partire dal 17 ottobre al Natural History Museum – e dal 15 novembre 2025 al 25 gennaio 2026 anche a Milano, al Museo della Permanente dove saranno presentate su grandi light panels che le rendono particolarmente “vive” -, sono state selezionate all’interno di un numero record di candidature, oltre 60.600 provenienti da 113 paesi.

E ANCORA LUPI ARTICI, MURENE, PINGUINI E FETI DI RINOCERONTE

Le altre – alcune visibili nella galleria qui sopra – che si sono aggiudicate un premio permettono di ammirare, ad esempio, pulcini di pinguino imperatore che si incamminano lungo il bordo di una piattaforma di ghiaccio, affascinanti lupi artici incuriositi dalla presenza del fotografo, o un’incredibile scena di caccia sincronizzata tra due pesci di diversa taglia e un uccello della specie garzetta. Ci sono poi murene che si spingono addirittura fuori dall’acqua per procurarsi il cibo, dimostrando così le loro incredibili capacità di adattamento, uno stormo di gabbiani che si affolla attorno a un peschereccio e racconta la convivenza tra fauna marina e industria della pesca, e un feto di rinoceronte non sopravvissuto che testimonia il lavoro del progetto per salvare il rinoceronte bianco settentrionale, di cui rimangono solo due femmine.

 

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