Curata e rilasciata in Liguria Thalassa, prima tartaruga con tag satellitare

I biologi dell’Acquario di Genova hanno rilasciato nel Mar Ligure la prima tartaruga Caretta caretta munita di tag satellitare sul guscio per seguirne gli spostamenti e acquisire informazioni scientifiche sugli ambienti marini in cui si muoverà. L’esemplare soprannominato ‘Thalassa’, un adulto di 60 centimetri di lunghezza, 55 di larghezza e 30 chilogrammi di peso, è stato curato dal centro di recupero dell’Acquario dopo essere stato soccorso a fine luglio scorso al largo d’Imperia perché affetto da una polmonite. Il dispositivo di tracciamento, fornito dal Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa, fornirà informazioni sullo spostamento orizzontale, sul comportamento in immersione e sulla temperatura.

L’ACQUARIO DI GENOVA DAL 2017 E’ UFFICIALMENTE CENTRO DI RECUPERO E CURA DELLE TARTARUGHE MARINE

Dati che l’Università di Pisa analizzerà e che la Fondazione Cima utilizzerà per migliorare i modelli di posizionamento degli animali. Cima metterà anche a disposizione le antenne Uhf (Ultra High Frequency) per supportare nella raccolta dati nel caso in cui l’animale si trovi nel range di trasmissione delle antenne. L’Acquario interviene sulle tartarughe marine in difficoltà dal 1994 e dal 2009 è referente istituzionale per la Regione Liguria per il recupero delle Caretta caretta (accordo Stato-Regioni). Nel 2017 è stato riconosciuto ufficialmente come centro di recupero e lunga degenza delle tartarughe marine dal ministero della Transizione ecologica. (Ansa)

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