Hamilton dice addio all’amato Roscoe: “Addormentarlo la decisione più dura”

“Roscoe è morto domenica sera, 28 settembre tra le mie braccia”. Lewis Hamilton racconta sui social la morte del suo cane, un bulldog di tredici anni. “Dopo quattro giorni di lotta, combattendo con tutte le forze che aveva, ho dovuto prendere la decisione più difficile della mia vita e dire addio a Roscoe. Non ha smesso mai di combattere, fino alla fine. Mi sento così grato e onorato di aver condiviso la mia vita con un’anima così bella, un angelo e un vero amico. Portare Roscoe nella mia vita è stata la decisione migliore che abbia mai preso e conserverò per sempre i ricordi che abbiamo creato insieme”, ha scritto il pilota Ferrari. Il bulldog era stato colpito da una polmonite in primavera e nei giorni scorsi ci sarebbe stata una recrudescenza, che gli impediva di respirare. Sedato, “il suo cuore si è fermato, i medici sono riusciti a recuperare il battito cardiaco ma Roscoe è finito in coma”, scriveva Hamilton venerdì scorso, allegando la foto in alto sui suoi social. Domenica la decisione di lasciarlo andare.

 

NEL 2016 HAMILTON HA FATTO CONGELARE IL SEME DI ROSCOE

“Anche se ho perso Coco (nella foto sopra), non mi è mai capitato di dover addormentare un cane prima, anche se so che mia madre e molti amici intimi lo hanno fatto. È una delle esperienze più dolorose e sento un profondo legame con tutti coloro che hanno vissuto la perdita di un amato animale domestico. Anche se è stato così difficile, averlo è stata una delle parti più belle della vita, amare così profondamente ed essere amati in cambio – ha concluso Hamilton -. Grazie a tutti per l’amore e il supporto che avete dimostrato a Roscoe nel corso degli anni. È stato davvero speciale assistere e provare emozioni”. Il cane ha accompagnato il britannico in sei delle sue stagioni da campione con la Mercedes, assisteva regolarmente alle gare con il suo pass paddock e viaggiava sul jet privato. Roscoe ha 1,2 milioni di follower su Instagram e Hamilton, nel 2016, ha fatto congelare il suo seme per poter avere degli eredi dell’amato bulldog.

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  • Gina |

    Io la descriverei come una delle decisioni più difficili e dolorose .Pero’ in questo caso mi sento di dare dei suggerimenti.Molto spesso le “cure farmacologiche “funzionano maggiormente se il cane o il gatto sentono la vicinanza del loro proprietario ,se gli parlano dolcemente ,se lo coccolano,se lo tranquillizzano con voce bassa Qualcuno potrebbe dirmi ..si ,ma chi e che tranquillizzerebbe me da questa dolorosa esperienza..?? Potreste farvi accompagnare da qualcuno a voi molto vicino affettivamente .Quindi per favore non lasciate mai il vostro cane o gatto da solo pensando che sia forte e che sicuramente c’e la farà ..perché non e’ così.State vicini sempre al vostro cane o al vostro gatto ,fino all ultimo istante della sua vita. I veterinari non possono esimersi dal farvi entrare in studio e decidere di stare accanto al vostro 4 zampe fino all ultimo secondo di vita..E se qualche veterinario dovesse dirvi che non e’ possibile ,non fidatevi mai ,cambiatelo!!! Stamattina ero dalla mia brava veterinaria. Nella sala d aspetto un Pitbull femmina doveva fare solo delle semplici analisi del sangue ,un esame di routine quindi ,niente di che , ma la Pitbull era agitatissima aveva paura di entrare ..era ansiosa e cercava conforto nella proprietaria. La Pitbull avrebbe voluto scappare .dallo studio,anche aggrappandosi alla finestra dello studio e veniva spesso a chiedermi aiuto avvicinandosi e leccandomi per cercare di poter fuggire con me .Dico questo alla proprietaria e mi risponde ..Ha perfettamente ragione ha paura ed e ansiosa ,come ha fatto a capirlo. subito ?? Semplice ,ho osservato i suoi movimenti agitati ,ho sentito la sua disperazione e l ho guardata negli occhi ,gli occhi non mentono mai, ….. !!!

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