È nullo il provvedimento con il quale il Ministero della Salute ha disposto il rinnovo dell’autorizzazione rilasciata alla società Aptuit Srl inerente al progetto di ricerca dal titolo “Studi di tossicologia generale nel cane Beagle”. L’ha deciso il Tar del Lazio con una sentenza con la quale ha accolto parzialmente un ricorso proposto da Lav – Lega Anti Vivisezione Onlus. Secondo i giudici amministrativi, l’autorizzazione “è stata adottata senza effettuare alcuna istruttoria volta al rispetto della normativa” di settore “e senza un’adeguata motivazione”. In Aptuit c’è “sgomento per la decisione”. In sostanza, per il Tar la normativa prevede che “la proroga possa essere rilasciata solo quando ‘ricorrono giustificati motivi di necessità’, necessitando, quindi, che vengano esplicitati i motivi che giustificano questa proroga. E tali motivi non possono essere certo individuati nella necessità di ‘arrivare allo sviluppo e registrazione di nuovi farmaci’, perché, altrimenti, si dovrebbe ritenere che tali ricerche siano sempre autorizzabili e questo in palese contrasto con la normativa in esame, che richiede una particolare cautela nell’utilizzo della specie animale del cane”.
IL RICORSO AL TAR E’ STATO PROPOSTO DALLA LEGA ANTIVIVISEZIONE
Il provvedimento contestato risulterebbe, quindi, carente d’istruttoria e sprovvisto di motivazione “in quanto non è dato comprendere come l’amministrazione competente non abbia ritenuto di prendere in considerazione le risultanze degli accertamenti effettuati in sede penale e quelle derivanti dalla consulenza disposta dal Consiglio di Stato”. Dalla verificazione svolta dal Consiglio di Stato, infatti, “sono emerse gravi e plurime violazioni della normativa di settore”; violazioni che hanno indotto il Consiglio di Stato a disporre la trasmissione degli atti alla Procura nonché al Capo Dipartimento della salute umana, della salute animale e dell’ecosistema e dei rapporti internazionali del Ministero della Salute, per le proprie e rispettive valutazioni di competenza. A fronte delle illegittimità riscontrate “le amministrazioni resistenti non hanno provveduto a effettuare alcuna specifica istruttoria al riguardo ma, al contrario, hanno ritenuto che fosse tutto regolare”. Da ciò l’annullamento da parte del Tar del Lazio.
APTUIT: DECISIONE INCOMPRENSIBILE CHE PREGIUDICA CURE FONDAMENTALI
In Aptuit c’è “sgomento per la decisione del Tar, che mette a rischio nuove cure per migliaia di persone affette da gravi patologie, tra cui malattie neurodegenerative, oncologiche e diverse malattie rare”. Così l’azienda commenta la sentenza sul progetto di ricerca. Aptuit, si legge in una nota, apprende che il “Tar del Lazio ha accolto i ricorsi delle associazioni animaliste, con il conseguente annullamento dell’autorizzazione – regolarmente rilasciatale dal Ministero della Salute – a svolgere studi per valutare la sicurezza di nuovi farmaci prima di somministrarli ai pazienti (come richiesto dalla legge) e il blocco degli studi in corso”. L’ad Maria Pilla sottolinea: “Siamo davanti a una decisione incomprensibile che rischia di pregiudicare cure fondamentali per moltissime persone. Questa decisione penalizza il mondo della ricerca e la competitività dell’Italia. Un Paese senza ricerca è un Paese senza futuro”.