Cani capaci con il loro fiuto di accorgersi del sopraggiungere di una crisi ipoglicemica ed avvertire per tempo i genitori dei bambini con diabete. È il progetto innovativo che si sta concretizzando in questi mesi in Toscana, “con tutte le carte per diventare capofila ed apripista a livello nazionale”, si spiega dalla Regione che lo finanzia con 250mila euro. Il progetto è stato varato un anno fa alla Scuola Cani guida di Scandicci (Firenze), di proprietà della Regione: un cane è stato consegnato da poco, altri quattro lo saranno a febbraio. L’iniziativa coinvolge anche l’ospedale pediatrico Meyer, l’ufficio di igiene urbana veterinaria dell’Asl Toscana centro e il Centro di referenza nazionale per gli interventi assistiti con gli animali.
LEA, CONSEGNATA NEI GIORNI SCORSI, HA GIA’ SALVATO MICHELE
Fata, Fiaba, Fiore e Futura sono cucciole labrador di dieci mesi, sorelle della stessa cucciolata, che stanno completando il loro corso di addestramento: oggi hanno conosciuto le famiglie a cui saranno affidate tra un paio di mesi per proseguire la loro formazione anche con le istruttrici della scuola. Saranno poi sottoposte a test per conseguire il certificato di cane da allerta medica, quindi l’assegnazione definitiva alla famiglia. Lea, labrador di due anni e mezzo, è già invece stata consegnata da una settimana e già nei primi giorni di affiatamento ha dato prova delle proprie capacità, avvertendo nell’aria la molecola che preannuncia l’arrivo di una crisi ipoglicemica ed avvisando il ragazzo diabetico e l’istruttrice. “Un autentico miracolo di Natale che ci ha riportato gioia e felicità” commenta la mamma di Michele, il ragazzo a cui è stata assegnata.
SERVE UNA REGOLAMENTAZIONE PER I CANI DI ASSISTENZA
“L’intera materia dei cani da assistenza, compresi i cani guida, non ha una regolamentazione a livello nazionale – sottolinea il presidente della Toscana Eugenio Giani – e questo rappresenta un grave limite per la standardizzazione dell’istruzione e dell’impiego di questi cani. Questo progetto ha l’ambizione di fare da apripsta per arrivare ad approvare linee guida nazionali”. “Abbiamo voluto utilizzare le risorse assegnate puntando sulle competenze di una struttura d’eccellenza, unica al mondo come struttura pubblica, come la nostra Scuola cani guida – sottolinea l’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli – e sull’alleanza che si è creata con l’Aou Meyer, per quanto riguarda la parte tecnica e scientifica”. “Con l’impiego dei cani da allerta medica – spiega l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini – vogliamo potenziare ulteriormente gli interventi tesi a migliorare la qualità della vita dei pazienti, in particolare i più piccoli e i loro familiari, riducendo i costi sociali della patologia”. (Ansa)
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