Antibracconaggio, a Gorizia i forestali sequestrano 370 uccelli e 11 reti

Oltre 370 uccelli sequestrati assieme a 11 reti da uccellagione: è il bilancio dell’operazione di contrasto al bracconaggio condotta a Gradisca d’Isonzo (Gorizia) dal personale della Struttura stabile per la vigilanza venatoria e il contrasto al bracconaggio del Corpo forestale regionale, in collaborazione con la Stazione forestale di Gorizia. Secondo una ricostruzione, i forestali hanno colto in flagranza di reato un uomo, noto nell’ambito delle fiere ornitologiche, dedito all’uccellagione con reti. Nella sua proprietà deteneva più di 370 uccelli, tra cui esemplari appartenenti a specie protette (fringuelli e peppole) e particolarmente protette come cardellini, lucherini, verzellini, zigoli, fanelli, verdoni, prispoloni, ma anche specie cacciabili come tordi e merli.

ANELLI IDENTIFICATIVI MANOMESSI E PIUMAGGIO DANNEGGIATO PER IMPEDIRE IL VOLO

Più di 200 volatili dotati di anelli identificativi vivevano in condizioni incompatibili con la loro natura ed è stato richiesto l’intervento di un veterinario dell’Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina; mentre circa 140 esemplari erano privi di anello identificativo e sono stati immediatamente liberati. Altri infine, ora in custodia in un centro di recupero, presentavano anelli con evidenti segni di manipolazione. Il personale del Corpo forestale regionale ha verificato inoltre che diversi uccelli con anello irregolare mostravano lesioni anche gravi e fratture e quelli regolarmente inanellati riportavano danni al piumaggio tali da impedire il volo. La gran parte dei volatili viveva in condizioni che non rispettavano la normativa sul benessere animale. I reati ipotizzati a carico dell’indagato vanno dal furto all’uccellagione, dal maltrattamento di animali alla detenzione di fauna protetta e particolarmente protetta. (Ansa, foto d’archivio)

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