Basta orsi e lupi: a Yellowstone tutti “a caccia” del bisonte bianco

La febbre del bisonte bianco colpisce il parco di Yellowstone negli Usa. L’entusiasmo si è scatenato da alcuni giorni tra gli osservatori della fauna selvatica nel Parco Nazionale, famoso per gli orsi bruni grizzly e per i lupi. Tutti i turisti che arrivano qui da ogni angolo del mondo sperano di riuscire ad avvistare questo sfuggente animale: l’impresa è riuscita per prima alla fotografa naturalista Erin Braaten di Kalispell, nel Montana, che ha scattato diverse foto del bufalo neonato in compagnia di sua madre il 4 giugno, subito dopo la sua nascita, vicino alle rive del fiume Lamar.

DA GIORNI IL PICCOLO NON E’ PIU’ STATO AVVISTATO

Nonostante la folla di visitatori con telescopi e fotografi con teleobiettivi nella Lamar Valley, un luogo privilegiato per l’osservazione della fauna selvatica a Yellowstone, pochi altri hanno visto il vitello e da allora non è stato segnalato alcun avvistamento, facendo ipotizzare che potrebbe essere morto. Anche Braaten e la sua famiglia non hanno più rivisto il piccolo, nonostante siano tornati a controllarlo nei due giorni successivi. Anche così, la nascita della creatura è di buon auspicio per i nativi americani, che dicono che l’evento soddisfi una profezia Lakota che annuncia tempi migliori. Le popolazioni stanno pianificando una cerimonia nelle prossime settimane per commemorare l’evento.

ERANO MILIONI, OGGI NE SOPRAVVIVONO 5MILA A YELLOWSTONE

Di solito, i bisonti bianchi nascono tra le mandrie dei ranch a causa degli incroci tra il bestiame. Sono rari ma non impossibili, e ogni tanto le nascite fanno notizia a livello locale. Due variazioni genetiche, leucismo e albinismo, sono alla base di un animale di colore chiaro. Gli esperti dubitano che il vitello di Yellowstone sia albino. In ogni caso, un bufalo bianco selvatico è estremamente raro, soprattutto a Yellowstone, uno degli ultimi santuari per i bisonti americani in libertà, dove sopravvive una mandria di circa 5mila capi. Un tempo gli animali erano decine di milioni prima che la caccia commerciale li portasse quasi all’estinzione.

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