Secondo l’analisi del dna è una lupa l’animale morsicatore di Vasto

AGGIORNAMENTO DEL 30 AGOSTO 2023 – ISPRA: LA LUPA NON E’ MALATA ED E’ SOLA

Dalle analisi del laboratorio di genetica dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale risulta che il lupo non è malato come precedentemente indicato e che la lupa non risulta in compagnia di altri due esemplari della stessa specie. Infatti non è mai stata filmata nè fotografata assieme ad altri lupi. Lo conferma Piero Genovesi, responsabile della fauna di Ispra. (LaPresse)

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AGGIORNAMENTO DEL 29 AGOSTO 2023 – PRONTA UNA TASK FORCE PER LA CATTURA

Una task force è pronta a scendere in campo per la cattura del lupo che, in provincia di Chieti, sarebbe responsabile di una serie di attacchi all’uomo registrati tra Vasto e San Salvo in questi ultimi mesi. È stato deciso oggi in un incontro svolto in prefettura a Chieti. L’animale sarebbe malato, come risulterebbe dai campioni di saliva analizzati dal laboratorio dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). Lo confermano anche le immagini del carnivoro ricavate dalle fototrappole. La lupa sarebbe in compagnia di altri due esemplari della stessa specie, ma che non aggrediscono l’uomo. Che si tratti di un lupo femmina, l’animale che terrorizza la comunità frentana, lo confermano gli esiti delle analisi eseguite dal laboratorio di genetica dell’Ispra. L’indagine è stata possibile grazie al medico dell’ospedale San Pio di Vasto che ha prelevato il Dna dell’animale con un tampone sulle ferite che la lupa ha inferto ad una 11enne, tra le recenti vittime dell’animale.  (LaPresse)

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POST DEL 25 AGOSTO 2023

I risultati dell’indagine sull’animale morsicatore di Vasto (Chieti) rivelano che si tratta di un lupo femmina. E’ quanto emerge dalle indagini genetiche fatte da Ispra, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Dopo il corso di formazione, promosso dal direttore del Dipartimento di Prevenzione della Asl Lanciano Vasto Chieti dal dottor Giuseppe Torzi, tenuto presso l’ospedale ‘San Pio’ di Vasto da tecnici del ‘Wildlife Research Center’ del Parco Nazionale della Maiella, con il contributo del dottor Rosario Fico, già responsabile del Centro di Referenza nazionale per la Medicina Forense Veterinaria, il personale medico del Pronto Soccorso diretto dal dottor Augusto Sardellone è riuscito a prelevare il Dna attraverso un tampone sulle ferite provocate dall’animale a una ragazzina di 11 anni e a consegnarlo in tempo reale al Servizio Veterinario del Parco. Il campione è stato immediatamente stoccato e trasportato garantendo il rispetto assoluto della catena del freddo, processato in pochi giorni, in via d’urgenza dal laboratorio di genetica Ispra, che ha riaperto eccezionalmente proprio per la giusta attenzione rivolta al caso di Vasto.

SERVE ATTENZIONE PER LE POSSIBILI EVOLUZIONI DELL’INTERFACCIA UOMINI-LUPI

Ulteriori approfondimenti saranno ora condotti confrontando il campione già prelevato con un campione di escrementi che ieri lo staff del Parco, in collaborazione con la Polizia Provinciale di Chieti, è riuscito a prelevare nei pressi dei luoghi degli ultimi avvistamenti e che è ragionevolmente riconducibile all’animale responsabile. Il dato genetico conferma quanto già riferito dai veterinari e biologi del Parco della Maiella nelle ultime due riunioni del tavolo tecnico, nelle quali erano stati presentati i risultati di una comparazione morfologica e un’accurata distinzione tra l’animale ‘target’ e altri lupi presenti nei territori oggetto di studio. Ulteriore elemento, questo, che sottolinea come il caso di Vasto sia degno di notevole attenzione rispetto alle possibili evoluzioni dell’interfaccia tra lupi e attività antropiche e come sia ora oltremodo necessario proseguire il lavoro avviato da tecnici di consolidata esperienza nel monitoraggio e nelle attività di cattura del lupo, al fine di garantire il più rapidamente possibile la rimozione dell’animale aggressore dal territorio e il suo trasferimento in un’area faunistica, così come previsto dall’autorizzazione in deroga rilasciata dal ministero dell’Ambiente, su parere tecnico di Ispra.

IL SINDACO PAVENTA L’AIUTO DEI CACCIATORI MA PER GLI ANIMALISTI “E’ INCONCEPIBILE”

“E’ inconcepibile che un sindaco non possa con i propri uomini di protezione civile, con i cacciatori e avvalendosi insomma di persone di buona volontà, catturare un animale che sta mettendo e che ha seminato il panico in questa stagione estiva. Da maggio Stato e Regione non danno risposte”. E’ quanto dichiarato dal sindaco di Vasto Francesco Menna al TgAbruzzo in merito alla vicenda della lupa che da tempo si aggira nei territori del comune abruzzese. La frase sui cacciatori aveva innescato una polemica sulla quale erano intervenuti gli ambientalisti, che avevano definito “veramente inconcepibile è che un sindaco voglia rivolgersi ai cacciatori, peraltro definendoli persone di buona volontà, per risolvere un problema che interessa un animale selvatico particolarmente protetto da una serie di norme nazionali e comunitarie – aveva infatti detto Piera Rosati, presidente Lndc Animal Protection – Cosa pensa di fare? Sguinzagliare un gruppo di uomini armati a sparare in giro per il lungomare?”. Successivamente Menna ha chiarito che sentendosi “impotente”, di fronte a questa necessità di cattura dell’animale il riferimento ai cacciatori andava inteso come “contributo alla cattura”, ma che il suo appello è “nei confronti del Parlamento che deve cambiare al più presto le leggi per permettere agli enti locali di poter agire autonomamente”.

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