Avvistati tre capodogli nel Mar Ligure, a 5 miglia da Sanremo

Eccezionale avvistamento di balene nel Mar Ligure. Tre capodogli maschi sono stati visti a circa cinque miglia al largo di Sanremo dai biologi dell’Istituto di ricerca Tethys. “L’avvistamento è avvenuto in un punto la cui profondità del mare è di circa 600 metri – afferma la biologa marina Sabina Airoldi – tra il canyon di Arma di Taggia e i due canyon di Bordighera”. Due dei capodogli appartenenti al gruppo erano Hide e Onda (nelle foto sopra e sotto), già incontrati il 18 giugno scorso dai ricercatori.

Tre capodogli avvistati nel Mar Ligure

GLI ANIMALI, INCURIOSITI, SI SONO AVVICINATI ALL’IMBARCAZIONE: E’ INSOLITO

Sono soliti nuotare assieme, spiegano i loro amici umani. “Un fatto piuttosto singolare – prosegue Airoldi – è avvenuto quando Hide si è avvicinato all’imbarcazione e, incuriosito, ha messo fuori la grande testa dall’acqua, come per guardare chi c’era a bordo”. Un comportamento insolito per un capodoglio, ma a volte capita quando sono particolarmente incuriositi o attratti da qualche movimento hanno spiegato i ricercatori. (Ansa)

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AGGIORNAMENTO – L’AMICIZIA C’E’ ANCHE TRA I CAPODOGLI

L’amicizia è un sentimento che non accomuna solo gli umani ma può esistere anche tra i cetacei. Lo testimonia la storia di Hide e Onda, due giovani capodogli maschi, di vent’anni di età, avvistati a circa cinque miglia al largo di Sanremo dai biologi dell’Istituto di ricerca Tethys, che da circa 31 anni monitorano il Santuario dei cetacei “Pelagos”. “L’avvistamento è avvenuto tra il canyon di Arma di Taggia e i due canyon di Bordighera – afferma la biologa marina Sabina Airoldi – in un punto la cui profondità del mare è di circa 600 metri”. E aggiunge: “Hide e Onda sono vecchie conoscenze dei ricercatori e sembrano proprio essere legati da una grande amicizia, visto che erano già stati avvistati insieme lo scorso 18 giugno e, ancora prima, nell’agosto del 2018”. Proprio sull’aspetto dei legami che si instaurano fra i maschi di capodoglio del Mediterraneo, ancora poco conosciuto, stanno indagando i biologi di Tethys, attraverso l’interpretazione dei dati raccolti in questi anni di ricerca. Dall’Istituto Tethys spiegano che quella dei capodogli è una specie caratterizzata da una struttura sociale che vede suddivisi i gruppi familiari composti da femmine fra loro imparentate (nonne, madri, figlie, zie e cugine) con i piccoli di entrambi i sessi e i maschi sessualmente maturi che vivono separati dalle femmine. “Nei mari italiani – prosegue Airoldi – i gruppi familiari vivono per lo più al di sotto del quarantunesimo parallelo, ad esempio nella zona di Ischia e Ventotene. I maschi invece frequentano assiduamente le acque del Santuario Pelagos, un’area marina protetta istituita da Italia, Francia e Principato di Monaco, dove d’estate viene registrata la presenza di circa 50-70 individui”. Conclude la biologa: “Al momento dell’avvistamento, avvenuto ieri, i due capodogli stavano mangiando grossi calamari ad una profondità di circa seicento metri, quando Hide, durante una delle pause in superficie, ha deciso di dare un’occhiata ai biologi marini e ai volontari coinvolti in un programma di citizen science. Per una volta, dunque, i ruoli si sono invertiti”. E’ un comportamento insolito per un capodoglio, quello di uscire con la testa, aprire un occhio e osservare chi c’è a bordo di un’imbarcazione, ma a volte capita quando sono particolarmente incuriositi o attratti da qualcosa spiegano i ricercatori.