Uno zoo degli orrori in Inghilterra non ha ottenuto il rinnovo della licenza dal comune dopo che è emerso che quasi 500 animali sono morti in soli quattro anni. Si tratta del South Lakes Safari Zoo, a Dalton-in-Furness, nella Cumbria, un centinaio di chilometri a nord di Liverpool, dove l’intervento delle autorità locali è stato necessario dopo che sono emersi maltrattamenti e negligenze nei confronti delle circa 1500 specie attualmente ospitate all’interno della struttura. Se nel passato del parco c’è una tragica vicenda, la morte dell’addetta Sarah McClay, 24 anni, uccisa da una tigre nel maggio 2013 (allora la struttura venne multata per circa 300mila sterline in quanto non erano state rispettate le misure di sicurezza previste per gli animali feroci), nel rapporto compilato poche settimane fa dal Barrow Borough Council, il locale municipio, emerge un lunga serie di casi che mette in dubbio le capacità della gestione attuale. Cuccioli di leone e babbuino soppressi perchè non c’era spazio, animali abbattuti in modo arbitrario perchè non si rialzavano, esemplari denutriti, malati o che sono morti andando contro il recinto elettrificato che circonda lo zoo, e due rari leopardi delle nevi trovati parzialmente sbranati: la responsabilità di quanto accaduto ricade sul fondatore della struttura David Gill, che ha aperto lo zoo nel 1994 e ora se ne vuole liberare. L’associazione animalista Captive Animals’ Protection Society (Caps) ha detto, dopo un’ispezione, che il “South Lakes Safari Zoo è una delle peggiori strutture mai visitate”. Anche gli addetti di Born Free Foundation hanno criticato la sicurezza dello zoo, rimanendo “stupiti di quanto vicino si riesca ad arrivare alle fauci dei giaguari” a causa dell’inadeguatezza delle gabbie. BFF ha recentemente condotto un’indagine sugli zoo-lager d’Europa presentata al Parlamento Ue, ne abbiamo scritto qui su 24zampe.
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