È pronta la mappa del Dna del gorilla: è la chiave per far luce sui meccanismi biologici alla base del linguaggio, malattie, comportamento e caratteristiche neurofisiologiche peculiari dell’uomo, che lo separano da uno dei suoi parenti più stretti lungo la scala evolutiva. Pubblicato sulla rivista Science, qui, il risultato si deve al gruppo coordinato dal genetista Evan Eichler, dell’università americana di Washington. L’obiettivo è “comprendere le differenze genetiche che distinguono gli esseri umani dagli altri primati”, ha osservato Eichler. Tra le differenze più evidenti messe in luce dalla mappa si sono quelle relative alla percezione sensoriale, alla produzione di una proteina della pelle (cheratina), alla produzione di insulina, al sistema immunitario e alla riproduzione. I ricercatori hanno analizzato il Dna di una femmina di gorilla di pianura occidentale, chiamata Susie e ospitata al Lincoln Park Zoo di Chicago. Quindi la mappa genetica di Susie è stata confrontata con quella di altri sei gorilla di pianura per comprendere le variazioni genetiche all’interno della stessa specie. Non è la prima volta che viene sequenziato il genoma del gorilla, il primo tentativo risale al 2012. Tuttavia, la mappa ottenuta allora conteneva oltre 400mila “lacune”, ossia punti che non erano stati sequenziati. Adesso le nuove tecnologie di sequenziamento hanno permesso di ottenere la mappa completa. ”Se mancano informazioni – ha detto Eichler – i genetisti hanno difficoltà a capire l’organizzazione dei geni e le varianti presenti in una stessa specie”. (Ansa)